Raccolta fondi a favore dei profughi Ucraini Iniziativa dei musicisti dei gruppi NoBasi e la ½ ora canonica

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Tanta energia ed emozione hanno caratterizzato l’evento “Music against war” domenica 20 marzo presso la sala polifunzionale di via Chabat a Dogliani che ha unito, sotto l’egida della solidarietà, molte persone, non solo doglianesi, che hanno partecipato per ascoltare ottima musica dal vivo e per sostenere la raccolta fondi benefica a sostegno delle popolazioni civili colpite dalla guerra in Ucraina.

Un ringraziamento va ai musicisti che sono stati gli artefici dell’iniziativa. Sul palco si sono alternati i componenti del gruppo NoBasi composto da Mauro Racca, Manuela Peirano, Gianluca Saracco, Paolo Gambino, Giorgio Mattiauda, Fausto Cappellino, supportati dai tecnici del suono Andrea Bergesio e Fabio Gallo e la ½ ora canonica con Filippo Bessone e Luca Occelli.

All’evento inoltre, hanno contributo molti produttori di vino del territorio omaggiando più di 120 bottiglie e produttori di prodotti tipici che hanno fatto dono o sostenuto con un prezzo agevolato il cibo per l’aperitivo (miele, salumi, pane).

Numerosi i volontari che si sono dati da fare per l’organizzazione: i membri della Proloco, alcuni cittadini, volontari di altre associazioni e il personale del bar degli impianti sportivi.

Un plauso va fatto anche agli alunni e agli insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Dogliani che hanno realizzato più di cento lavori dedicati al tema della pace, tra disegni, cartelloni tematici e striscioni per decorare e rendere più accogliente il salone del Centro Polifunzionale.

Grazie alla generosità del pubblico presente, i fondi raccolti nel corso della serata animata dai NoBasi e dalla ½ ora canonica, sono stati in totale 4.100€ e saranno destinati al progetto “Aiutaci ad aiutarli” che mette in rete numerosi comuni del cuneese, tra cui Dogliani, insieme a Caso do menor, l’Aquilone onlus di Farigliano e consoli italiani in Romania.

Il ricavato sarà destinato all’acquisto e alla spedizione di medicine e materiale sanitario per un aiuto concreto alle migliaia di persone costrette a fuggire dai territori in guerra. I beni donati verranno portati sia in centri di prima accoglienza al confine ucraino tra Romania e Polonia, sia distribuiti direttamente in Ucraina attraverso ponti umanitari.

 

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