«Dietro le accuse al sindaco forse c’è una testa pensante»

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«Forse dietro di loro c’è una testa pensante, cercheremo di capirlo» – ha detto nell’ultimo Con­siglio comunale Marco Pedussia. Il capogruppo di Essere Sommariva, lista di minoranza sempre concorde con la maggioranza, ha espresso solidarietà al sindaco Matteo Pessione che ha ribadito di aver «dato mandato ai miei avvocati d’intraprendere ogni opportuna azione legale» su quello passato alle cronache come “caso scuola”. Si tratta degli esposti penali, infine archiviati, presentati dall’opposizione di “Vivere Sommariva Insieme” sui lavori di ristrutturazione fatti fare dal Comune nel 2015 sul complesso scolastico di via Giansana. Le consigliere Dio­mira Agresta ed Ester Uziard avevano denunciato come falsa la presenza di amianto (che in realtà c’era sotto forma di lana di roccia) e l’anomalia dell’appalto affidato a trattativa privata, senza gara. Anche quest’accusa, abuso d’ufficio rivolta oltre che al primo cittadino al capo dell’ufficio Tecnico, è definitivamente caduta in Procura quasi 3 anni dopo. Il Comune ha così po­tuto ottenere l’atteso contributo di oltre 328mila euro prima «bloccato» dal Ministero.

Ancora il vicesindaco Giorgio Gristina sulle consigliere di “Vivere” ha osservato «non credo sia farina del loro sacco», riallacciandosi all’ipotesi di un suggeritore delle accuse. Marco Pedussia forse si riferiva all’ex sindaco Andrea Pedussia. Pessione ha precisato di voler «agire in sede civile». Come ormai avviene da anni, U­ziard e Agresta erano assenti alla riunione.

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