Coldiretti Piemonte: le opportunità della nuova Pac

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L’ 11,8% delle imprese agricole piemontesi ha un capo d’azienda di età inferiore ai 41 anni, hanno una superficie maggiore (28 ettari rispetto alla media di 19), le aziende condotte da giovani mostrano maggiore propensione ad aderire alle misure dello Sviluppo Rurale e presentano una più spiccata propensione ad investire ed innovare. Questa la fotografia delle imprese dei giovani imprenditori piemontesi presentata durante l’incontro “La nuova PAC 2023-2027 – Opportunità e strumenti per lo sviluppo e la sostenibilità”, il workshop CAP-Ability Tour 2023 che sta toccando tutte le regioni italiane, che si è tenuto presso la sala polinfunzionale del Mercato di Campagna Amica ad Asti.

 

L’incontro, incentrato, sulle novità inerenti la PAC 2023-2027, ha toccato diversi punti cardine per la politica agricola locale e italiana. Dopo l’apertura a cura del delegato confederale, Bruno Rivarossa, il professore Stefano Ciliberti dell’Università di Perugia si è soffermato in particolare sulla svolta green del primo pilastro, seguito poi da Enrico Rinaldi, vice direttore e responsabile dello sviluppo rurale di Coldiretti Piemonte, che ha illustrato il completamento per lo sviluppo rurale in Piemonte. Nella seconda parte del pomeriggio, sono intervenuti Renato Bertocci, del CAA nazionale Coldiretti, che ha descritto il funzionamento di Demetra e del Portale del socio, con particolare riferimento a tutte le specifiche tecniche utili per le aziende e per la fruizione degli utenti, e Stefano Leporati, segretario nazionale di Coldiretti Giovani Impresa che, oltre ad illustrare le numerose attività portate avanti dal movimento, ha spiegato  alla platea le politiche nazionali attualmente in atto per le giovani imprese. In chiusura, la parola è stata data per una testimonianza al giovane imprenditore Federico Maggi, di Giovani Impresa Alessandria, che ha raccontato come la sua azienda orticola, giunta alla terza generazione, sia oggi il frutto dell’innovazione apportata dal suo arrivo in azienda e come il Portale del Socio e Demetra possano essere utili strumenti a supporto dell’attività aziendale. Le conclusioni sono state affidate a Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte e a Danilo Merlo, delegato Giovani Impresa Piemonte.

“Siamo in un momento storico importante in cui l’agricoltura guarda al futuro con voglia di crescita e di riscatto nonostante le evidenti difficoltà di natura economica – ha spiegato Danilo Merlo delegato regionale Giovani Impresa –. La nuova Pac è entrata in vigore da poco più di due mesi e questi momenti di confronto stanno riscuotendo grande interesse proprio a testimonianza di quanto le aziende condotte da giovani siano le più attente al cambiamento e all’uso di nuovi strumenti, in grado di renderle maggiormente competitive, ancor più rispettose del territorio e più attente alla qualità”.

“Questa è una Pac necessaria, ma non sufficiente poiché le sfide vanno ben oltre le risorse a disposizione – fanno notare Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. La struttura di base di questa Pac è nata già prima degli ultimi avvenimenti che stanno sconvolgendo i mercati, dalla pandemia fino alla guerra in Ucraina, e anche prima di alcune decisioni strategiche di Bruxelles su Green Deal e Farm to Fork. Le modifiche apportate non sono sufficienti ad affrontare le grandi sfide in atto, comunque è uno strumento quanto mai necessario per garantire la sopravvivenza ed il futuro delle nostre imprese. L’agricoltura ha bisogno di essere messa al centro come è necessario riconoscere ulteriormente l’importante ruolo che svolgono le aziende agricole verso l’ambiente per questo non devono subentrare derive e meccanismi fuorvianti, bensì va consolidato, in termini economici, il lavoro dei nostri imprenditori”.

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