SOMMARIVA BOSCO – L’extrema ratio alla fine è stata quella a cui «dolorosamente» – sottolinea – è ricorso il sindaco Matteo Pessione, per risolvere la situazione creatasi ormai da mesi a Sommariva del Bosco. Al “Corriere” in precedenza aveva detto di considerare quella di lasciare l’incarico l’ultima ipotesi, di voler piuttosto tentare di formare una nuova maggioranza e quindi una Giunta che rientrasse nell’alveo del rispetto della sua persona come degli impegni presi con oltre l’80% degli elettori nel 2019.
Non ce l’ha fatta: il vice e sindaco facente funzioni Marco Pedussia, martedì ha comunicato che Pessione si è dimesso. Colpito da un grave malore in municipio poche settimane dopo la rielezione, tuttora in lotta per riprendersi al meglio possibile fisicamente, Pessione a luglio scrisse d’essersi sentito denigrato dalla «sfiducia pubblica» inflittagli dallo stesso Pedussia e dall’assessore Giorgio Gristina in una diretta video che non gli concesse replica. Inoltre aveva rivelato come l’esecutivo lo avesse messo da parte già nel 2020 per procedere poi non solo a prescindere ma anche contro la sua volontà. Ora si attende dal prefetto la nomina del commissario che reggerà il Comune fino alle elezioni.
Pessione vi giocherà ancora un ruolo? «Dipende, non è facile» risponde lui mentre già si vocifera di una lista Pedussia che non ha diffuso commenti allo showdown del suo superiore. Anche quando egli ne denunciò il tradimento, evitò di rispondere nel merito per instillare, invece, il dubbio che l’infortunato fosse manovrato da terzi interessati a non meglio precisate «speculazioni» e «rivalse». Pessione smentì ribadendo al “Corriere” d’essere «perfettamente autonomo», desideroso e intellettualmente in grado, pur con difficoltà pratiche, di rientrare al suo posto. I “suoi” non l’hanno voluto.