Si prepara film documentario sugli immigrati del sud a Bra

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Dopo lo scrittore Giovanni Arpino “realista romantico” in un ritratto intimo a 30 anni dalla morte, e “Quando era regina di cuoi” sull’epoca delle concerie che sarà presentato a ottobre, l’occhio di Remo Schellino torna a posarsi su Bra. Il regista e collettore di testimonianze storiche, titolare del Polistudio a Farigliano, già autore di tanti apprezzati documentari in ambito storico, sociale, promozionale ed etnografico, oltre che di spettacoli dedicati a Fenoglio e al presidente Pertini, è stato incaricato dal Comune di una nuova produzione. Tratterà dell’emigrazione dal meridione Italia nella nostra città durante gli anni del cosiddetto “boom economico”.

«Finalmente stiamo per partire, purtroppo l’emergenza Covid ci ha frenati, dobbiamo essere particolarmente cauti siccome l’opera, come mia consuetudine, sarà tutta incentrata su interviste di protagonisti e testimoni diretti, ormai anziani» – annuncia Schellino. Il lavoro sarà condotto insieme a Fabio Bailo, storico, presidente del Consiglio comunale e delegato del sindaco alla Cultura. «Ripercorreremo la grande storia dell’industrializzazione italiana attraverso le piccole storie di lavoratori che l’hanno favorita» – anticipa Bailo. In fase di montaggio saranno inserite immagini d’epoca, quella di un fenomeno che ha inciso la società trasformandola.

Slanci e nostalgia, entusiasmo e drammi verso un’integrazione difficile ma infine compiuta con l’affermarsi fin nella classe dirigente di emigranti ed eredi. Braidesi per necessità rimasti legati alle loro origini ma diventati colonna della comunità d’adozione, calabresi e sardi organizzatisi perfino in forme associative. Una voce guida fuori campo sul video farà da col­­legamento all’incedere dei racconti e tutte le interviste integrali, oltre le sintesi giocoforza necessarie per il film, resteranno negli archivi del Municipio. «Un valore ag­giun­­to – conclude Schellino – disponibile per studi e tesi di laurea». L’Amministrazione ha stanziato 5mila euro e il documentario dovrebbe essere pronto per fine primavera del 2022.

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