Ricordare fa sempre bene

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Ai bambini, veri portenti di memoria, capita spesso di introdursi nei di scorsi con un: “Ti ricordi?”. Domanda retorica e furbetta allo stesso tempo. Di solito è volta ad ottenere risposte interessate.

 

Ma non solo, perché sono risposte che vanno anche a toccare i punti deboli delle memorie adulte o anziane. Possono quindi offrire loro un buon aiuto proprio nel ricordare. Magari la parola appropriata, il nome di qualche persona, forse anche una procedura, una ricetta, un fatto, un evento. Però quando si tratta di persone conosciute, stimate e amate, fa sempre molto bene ricordarle.

A rischio anche di sembrare ripetitivi. Il richiamo ed il ritorno su quello che c’è stato, in loro, di positivo non si limita ad un semplice ricordo. Diventa fare memoria e significa rivivere in prospettiva. A questo punto vorrei ricordare, anzi fare memoria di due persone, conosciute in tempi diversi e in diverse circostanze, alle quali mi sono sempre sentito legato da profonda stima e amicizia. Entrambi provengono dalla stessa terra Cuneese. Ho l’ardire di accostarle per la loro grande carica di umanità, di cultura, di fede, di coraggio e di autentica profezia.

La loro vita e i loro percorsi soltanto in apparenza divergono. Parlo del Padre Michele Pellegrino, nato a Centallo e di Don Domenico Ricca (Mecu) nato a Mellea di Fossano. Il primo è stato nominato a sorpresa, durante il Concilio Ecumenico Vaticano II, cardinale di Torino, dove ha saputo guidare coraggiosamente la diocesi verso il rinnovamento conciliare. Indimenticabile la lettera pastorale “Camminare insieme” e l’affidamento a Don Ciotti della “Parrocchia della strada”. Don Mecu è rimasto semplice prete, ma per 40 anni ha fatto il cappellano e l’educatore al carcere minorile Ferrante Aporti di Torino. Con schietta umiltà e con un coraggio da gigante ha contestualizzato al meglio il carisma di Don Bosco, che aveva cominciato la sua missione con i ragazzi della Generala, l’allora famigerato carcere torinese dei ragazzi sbandati. Il fatto che ora Padre Pellegrino e Mecu riposino, a poca distanza nei cimiteri del loro paese, Centallo e Mellea, fa bene alla mia memoria, consola e riscalda il mio cuore.

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