Regione Piemonte, arrivano i 30 milioni per i ristori alle Rsa

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Risultato ottenuto. Importante. Fondamentale e allo stesso tempo emblematico, dopo un annus horribilis, il 2020, caratterizzato dagli effetti di una pandemia che non ha dato tregua nemmeno in Piemonte. Lo sostiene un comunicato appena diffuso dalla Regione Piemonte riguardo agli aiuti finanziari pubblici per le case di riposo.

La notizia: arrivano, complessivamente, 42,5 milioni di euro destinati a ristori per il sociale. In particolare 30 andranno alle Rsa in convenzione con il Sistema sanitario regionale, nonché per tutti i presìdi in convenzione (disabili, psichiatrici, tossico dipendenti e minori). Il ddl prevede anche un sostegno economico per i presìdi socio assistenziali autorizzati al funzionamento e non accreditati (poco più di 10 milioni), l’esenzione Irap per le aziende pubbliche di servizi alla persona (un milione a far data dal 1 gennaio di quest’anno) e da ultimo il sostegno ai fornitori accreditati di servizi domiciliari sociali e sanitarie, che riceveranno un milione e mezzo. Il disegno di legge, approvato proprio oggi in Quarta commissione regionale, verrà posto all’approvazione dell’Aula nel Consiglio regionale di domani. 

Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino, vera artefice del provvedimento. «Raccogliamo oggi – dichiara Caucino – i risultati di mesi di lavoro, nei quali mi sono battuta proprio affinché le strutture più coinvolte nello tsunami Covid ricevessero un sostegno concreto e tangibile. Si tratta di un contributo fondamentale, frutto di un grande sforzo per la Regione, che offre però un importantissima boccata d’ossigeno per le strutture e per i fornitori di servizi per persone fragili del Piemonte, che hanno sofferto, forse più di ogni altro, gli effetti nefasti della pandemia da Covid-19».

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