Presentata in Provincia l’associazione “La Cura nello sguardo” per le cure palliative

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Cuneo –  Pubblico delle grandi occasioni per la presentazione oggi lunedì 12 dicembre in Sala Giolitti della Provincia della neonata associazione “La cura nello sguardo” che si occupa di cure palliative nell’ambito dell’Asl Cn1 tramite attività ambulatoriali all’Hospice di Busca, ma soprattutto a domicilio. Nata sei mesi fa, coinvolge medici, infermieri e psicologi con lo scopo di aiutare coloro che devono affrontare cure terminali a farlo nel modo migliore possibile. L’associazione offre assistenza, ma ha anche lo scopo di sensibilizzare la popolazione sul delicato tema del fine vita.

“Grazie per aver individuato la Provincia come riferimento per i vostri progetti nel suo ruolo di ente di area vasta – ha detto in apertura il presidente Luca Robaldo – La vostra associazione, come tutte le associazioni di volontariato, ha un ruolo importante: laddove non arrivano le istituzioni arrivano i cittadini e questo ci conforta perché, da questo punto di vista, viviamo in una terra fortunata. Sappiate che nella Provincia potete trovare un interlocutore che negli anni ha continuato a svolgere le sue attività sul territorio e che continuerà a farlo. La Provincia c’è”.

L’incontro è stato introdotto da un saluto del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio in collegamento da Torino che ha sottolineato l’importanza di aiutare e agevolare questa associazione perché qualificante per la sanità regionale. Un saluto di apprezzamento è arrivato anche dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi. Quindi, dopo l’intervento di Franco Ripa, responsabile della programmazione dei servizi sanitari regionali, si è entrati nel vivo con le parole del direttore generale dell’Asl Cn1 e presidente Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri (Omceo) di Cuneo Giuseppe Guerra e del presidente Ordine Professioni Infermieristiche (Opi) di Cuneo Remo Galaverna. Guerra ha sottolineato l’impegno dell’Azienda nel potenziamento del Servizio di cure palliative e dell’oncologia con l’assunzione di personale medico. Di accompagnamento della persona nella cura e di necessità di affrontare il tema del fine vita ha parlato invece il vice presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Cuneo, Claudio Blengini. Galaverna ha sottolineato la necessità di potenziare l’attività domiciliare e del prendersi cura anche di chi assiste il malato.

Il presidente dell’associazione Fabrizio Giai è partito dalla sua esperienza personale in seguito alla perdita della moglie, già coordinatrice dell’Oncologia di Saluzzo e deceduta poco più di un anno fa. “Questa associazione – ha detto Giai – serve anche a ricordare persone che non sono più con noi, a renderle vive e presenti.”  Al suo fianco i soci fondatori dell’associazione, con il vice presidente Fabrizio Motta, Ilaria Bini, Emanuela Pignata e Marta Astesano, hanno sottolineato le ragioni della nascita del sodalizio e illustrato il fitto programma di progetti in cantiere, oltre all’acquisto di due auto per garantire l’assistenza domicialire: dalla foresteria per i parenti di pazienti ricoverati all’Hospice di Busca alla pubblicazione di un manuale non convenzionale di cure palliative di supporto al lutto infantile, dai corsi di formazione alle orchidee, da una biblioteca scientifica all’acquisto di un ecografo utile per effettuare l’accesso venoso a domicilio. E poi un progetto di estetica (“Bellissima”) e l’orto in Hospice. Intanto il 20 dicembre ci sarà un concerto natalizio in Hospice con i bambini della scuola Primaria di Busca.

Come ha ricordato Motta i numeri dei ricoveri in Hospice sono di nuovo in crescita (109 a fine novembre 2022) dopo la pandemia, così come gli accessi domiciliari (670, rispetto ai 456 del 2019). Essenziale in tal senso la multidisciplinarietà degli interventi, la presa in carico precoce del paziente, l’intervento proattivo rispetto alla malattia, il gruppo di mutuo auto aiuto per i familiari.

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