“L’ambiente e il futuro” appuntamento con Fabio Deotto ospite di ACAdemy

0
12

Mentre ci avviciniamo sempre di più all’estate, abbiamo ancora un po’ di tempo per goderci questi mesi così belli – gli stessi che hanno appena ospitato la Pasqua e tutte le altre festività grazie alle quali i più fortunati di noi sono già riusciti a organizzare le prime vacanze e gite fuori porta.

Maggio, dal canto suo, è da sempre definito “il mese delle rose”, simbolo della fioritura e, più in generale, della vita che rinasce nella natura che ci circonda. Ma se da una parte possiamo indulgere al romanticismo, ogni volta che ammiriamo il volo di una rondine nel cielo, o passeggiamo a piedi nudi tra le margherite, dall’altra osservare la natura non può che riportarci alla mente tematiche ben più urgenti e concrete.

Crisi ambientale, cambiamenti climatici, sostenibilità: sono tutte parole che ormai da qualche tempo si accendono a intermittenza nelle nostre menti, come semafori o spie luminose, a segnalarci che in quel punto lì – quando pensiamo o sentiamo parlare di quell’argomento – dobbiamo prestare particolare attenzione. È iniziato tutto quasi mezzo secolo fa, dall’altra parte dell’oceano. Nel settembre del 1962, infatti, la biologa e zoologa statunitense Rachel Carson pubblicava “Primavera silenziosa”, un libro in cui constatava un’anomalia senza precedenti: nei campi in cui erano state usate dosi massicce di insetticidi erano scomparsi non solo gli insetti, ma anche gli uccelli canori, ed era così calato un inquietante silenzio. Rachel Carson non poteva saperlo, ma aveva appena dato alle stampe quello che viene tutt’oggi considerato il manifesto ante litteram del movimento ambientalista – una testimonianza che ha aperto la strada al primo Earth Day, tenutosi il 22 aprile 1970, e a tutti gli altri accadimenti che si sono susseguiti in questi anni cruciali, fino ad arrivare a noi.

Oggi più che mai, l’attenzione che ognuno di noi presta all’ambiente deve essere molta, anche quando ci appare meno utile, o faticoso. Perché in questo caso più che negli altri, il futuro nostro e del pianeta che ci ospita sembra essere una questione centrale e delicatissima – una questione che dipende dal presente, e dal modo in cui scegliamo di viverlo.

A pensarla così, poi, è senz’altro anche il nostro prossimo ospite: Fabio Deotto, classe 1982, è un autore e giornalista laureato in Biotecnologie, ma convertitosi ben presto alla scrittura. Nel corso della sua carriera ha approfondito l’intersezione tra cultura scientifica e umanistica collaborando con importantissime testate nazionali e internazionali – tra cui Esquire, Corriere della Sera e IlSole24Ore. Ha pubblicato i romanzi Condominio R39 e Un attimo prima(Einaudi, 2014 e 2017) e il saggio-reportage L’altro mondo (Bompiani, 2021), in cui ha appunto affrontato la questione dei cambiamenti climatici.

L’appuntamento con Fabio Deotto e il tredicesimo Talk di ACAdemy è per il 6 maggio alle ore 13.00, sul nostro canale Youtube o sulla nostra pagina Facebook. Non perdetevelo!

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui