Complessivamente nel III trimestre 2021 le vendite all’estero dei prodotti made in Cuneo hanno raggiunto i 6.667 milioni di euro, registrando un aumento del +20,2% rispetto allo stesso periodo del 2020.
Nel corrispondente trimestre il valore delle importazioni di merci ha raggiunto i 3.714 milioni di euro, con un aumento del 22,4% rispetto ai primi nove mesi del 2020. Il saldo della bilancia commerciale si è portato sul valore di 2.953 milioni di euro, in aumento rispetto a quello registrato nel III trimestre 2020 quando si attestava a 2.513 milioni di euro.
Cuneo si conferma al secondo posto, dopo Torino, per valore esportato, con il 18,4% delle vendite regionali fuori confine. La dinamica esibita nel periodo gennaio-settembre 2021 dalle esportazioni di merci cuneesi è apparsa simile a quella evidenziata a livello nazionale (+20,1%).
Il dato è particolarmente positivo, non soltanto rispetto al 2020, segnato dall’emergenza sanitaria, ma anche rispetto al 2019. La crescita rispetto a due anni fa, anno in cui la nostra provincia fece segnare il record di esportazioni, è del 7,8%.
“I dati dell’export continuano ad essere molto positivi, superiori persino a quelli del 2019, anno che fece segnare il record assoluto delle esportazioni cuneesi e ci inducono a guardare il futuro con moderato ottimismo – sottolinea il Presidente Mauro Gola – restano le criticità determinate dai rincari delle materie prime e dalla difficoltà di approvvigionamento. La pandemia ha messo in luce le fragilità del modello just in time che elimina le scorte e ha portato molte imprese a pensare a nuovi modelli di supply chain.”
Esportazioni della provincia di Cuneo per principali prodotti (dati in euro)
MERCE | Gennaio-settembre 2020 | Gennaio-settembre 2021 | Quota gennaio-settembre 2021 | Variazione % |
Prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura
e della pesca |
250.107.725 | 326.406.069 | 4,9% | 30,5% |
Prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere | 6.077.473 | 8.612.090 | 0,1% | 41,7% |
Prodotti delle attività manifatturiere | 5.269.333.323 | 6.291.274.141 | 94,4% | 19,4% |
Prodotti alimentari, bevande e tabacco | 2.058.441.449 | 2.376.760.748 | 35,7% | 15,5% |
Mezzi di trasporto | 946.005.714 | 1.182.684.457 | 17,7% | 25,0% |
Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi | 692.034.765 | 854.643.156 | 12,8% | 23,5% |
Macchinari e apparecchi n.c.a. | 707.094.988 | 841.625.059 | 12,6% | 19,0% |
Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti | 189.506.177 | 252.546.542 | 3,8% | 33,3% |
Chimica e farmaceutica | 234.407.282 | 256.512.399 | 3,8% | 9,4% |
Legno e prodotti in legno; carta e stampa | 140.681.693 | 184.204.928 | 2,8% | 30,9% |
Apparecchi elettrici, elettronici e ottici | 121.594.819 | 155.792.774 | 2,3% | 28,1% |
Tessile, abbigliamento, pelli e accessori | 127.162.674 | 127.998.073 | 1,9% | 0,7% |
Altri prodotti delle attività manifatturiere | 52.403.762 | 58.506.005 | 0,9% | 11,6% |
Prodotti delle altre Attività | 21.793.935 | 40.583.372 | 0,6% | 86,2% |
Totale | 5.547.312.456 | 6.666.875.672 | 100,0% | 20,2% |
Fonte: elaborazione CCIAA di Cuneo su dati Istat
La crescita registrata dalle esportazioni cuneesi nel periodo gennaio-settembre 2021 è stata il risultato di andamenti positivi omogenei nei vari settori di specializzazione.
Il comparto manifatturiero, che spiega il 94,4% dell’export cuneese, registra un aumento del 19,4%, seguito dall’ottimo risultato del comparto agricolo +30,5%.
Analizzando nel dettaglio la manifattura cuneese emerge come la filiera dell’industria alimentare, che pesa per il 35,7%, sia il settore trainante dell’export manifatturiero con il +15,5%, sebbene in questi nove mesi la performance migliore sia stata registrata dalla filiera dei metalli con +33,3%, seguita da quella del legno (+30,9%), dagli apparecchi elettrici, elettronici e ottici (+28,1%), dai mezzi di trasporto (+25,0%), dagli articoli in gomma (+23,5%) e dai macchinari e apparecchi n.c.a. (+19,0%).
La chimica e farmaceutica (+9,4%) ha evidenziato un incremento minore, mentre i prodotti tessili (+0,7%) sono quelli che hanno risentito di una maggiore sofferenza.
Esportazioni della provincia di Cuneo per principali Paesi (dati in euro)
PAESI | Gennaio-settembre 2020 | Gennaio-settembre 2021 | Quota
gennaio-settembre 2021 |
Variazione % |
Francia | 1.084.728.565 | 1.276.210.210 | 19,1% | 17,7% |
Germania | 874.378.639 | 1.044.077.926 | 15,7% | 19,4% |
Spagna | 309.398.518 | 385.119.774 | 5,8% | 24,5% |
Polonia | 227.710.612 | 323.672.371 | 4,9% | 42,1% |
Belgio | 197.639.514 | 216.372.379 | 3,2% | 9,5% |
Paesi Bassi | 104.995.183 | 127.451.647 | 1,9% | 21,4% |
Repubblica Ceca | 104.091.689 | 124.483.120 | 1,9% | 19,6% |
Austria | 90.908.375 | 88.087.144 | 1,3% | -3,1% |
Romania | 60.416.264 | 68.927.866 | 1,0% | 14,1% |
Danimarca | 58.433.980 | 67.034.441 | 1,0% | 14,7% |
Altri Paesi Ue-27 | 416.276.482 | 485.217.194 | 7,3% | 16,6% |
Ue-27 (post Brexit) | 3.528.977.821 | 4.206.654.072 | 63,1% | 19,2% |
Stati Uniti | 394.390.950 | 514.415.929 | 7,7% | 30,4% |
Regno Unito (*) | 303.782.642 | 353.182.067 | 5,3% | 16,3% |
Svizzera | 106.043.360 | 123.177.448 | 1,8% | 16,2% |
Russia | 89.346.765 | 122.266.369 | 1,8% | 36,8% |
Canada | 97.783.488 | 118.092.313 | 1,8% | 20,8% |
Cina | 89.447.493 | 96.463.032 | 1,4% | 7,8% |
Australia | 57.775.501 | 71.573.086 | 1,1% | 23,9% |
Turchia | 62.753.706 | 71.401.300 | 1,1% | 13,8% |
Arabia Saudita | 57.361.836 | 70.754.344 | 1,1% | 23,3% |
India | 43.462.757 | 52.406.092 | 0,8% | 20,6% |
Altri Paesi extra Ue-27 | 716.186.137 | 866.489.620 | 13,0% | 21,0% |
Extra Ue-27 (post Brexit) | 2.018.334.635 | 2.460.221.600 | 36,9% | 21,9% |
Mondo | 5.547.312.456 | 6.666.875.672 | 100,0% | 20,2% |
Fonte: Elaborazione Camera di commercio di Cuneo su dati Istat
(*) L’Accordo di recesso del Regno Unito dalla UE è entrato in vigore il 1° febbraio 2020.
A partire da tale data, il Regno Unito è diventato uno Stato terzo. Le serie storiche per le due nuove aree Ue-27 ed extra Ue-27 sono state ricostruite per rendere coerenti i confronti temporali.
Il bacino dell’Ue-27 ha attratto il 63,1% delle esportazioni provinciali, contro il 36,9% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. L’aumento registrato dalle vendite dirette verso i Paesi dell’Ue-27 è stato del +19,2%, mentre quello verso i partner commerciali extra Ue-27 ha segnato un +21,9%.
I più importanti mercati dell’area Ue-27 si confermano essere quello francese e tedesco, con quote rispettivamente pari al 19,1% e 15,7%. La Francia ha evidenziato una crescita del 17,7%, mentre il mercato tedesco del 19,4%. La Spagna, con una quota del 5,8%, ha registrato una variazione del +24,5%, mentre la Polonia con una quota del 4,9% ha riportato una variazione record del +42,1%.
Per il bacino Extra Ue-27 i mercati di maggior sbocco continuano ad essere gli Stati Uniti e il Regno Unito che rappresentano rispettivamente il 7,7% e il 5,3% dell’export complessivo. Gli Stati Uniti hanno realizzato una crescita del 30,4% e il Regno Unito del 16,3%. Si consolidano anche le vendite verso Svizzera (+16,2%), Russia (+36,8%), Canada (+20,8%), Cina (+7,8%), Australia (+23,9%) e Turchia (+13,8%).