Incontro a Torino per il 37° Premio Pavese

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Un’immagine guida, la prima in 70 anni, disegnata da Paolo Galletto e che ritrae il grande scrittore bambino seduto di spalle che guarda le Langhe, il ritorno alla sezione Narrativa, l’intervista inedita alla nipote Maria Luisa Sini e a Gabriella Scaglione, figlia di Pinolo Scaglione, il Nuto de “La luna e i falò’, sono alcune delle novità del 37° Premio Cesare Pavese. Se ne parlerà, mercoledì 7 ottobre, al Polo del ‘900 di Torino con i giurati: Alberto Sinigaglia, presidente, Gian Arturo Ferrari, Giulia Boringhieri, Claudio Marazzini, Pierluigi Vaccaneo e Chiara Fenoglio. 
Si tratta di un’edizione fortemente voluta, anche in questo anno del Covid, pensata per omaggiare Pavese a 70 anni dalla morte. In questo senso va anche il nuovo bando creato per gli studenti delle scuole Superiori italiane invitati a scrivere un breve saggio o riflessione critica partendo dalle parole dello scrittore in “La luna e i falò’’ in cui si parla dell’infanzia, il tema di questa edizione e anche dell’intervista alla nipote Maria Luisa Sani che racconta proprio il rapporto di pavese con la infanzia sua e dei suoi amati nipoti con i qwuali era solto giocare e intrattenersi. 

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