SERRALUNGA D’ALBA – Puntuale come un orologio svizzero alla Fondazione Mirafiore arriva Aldo Cazzullo. Venerdì 23 dicembre alle ore 19, infatti, il giornalista e scrittore porterà al Laboratorio di Resistenza Permanente il suo ultimo successo letterario: “Mussolini, il capobanda: perché dovremmo vergognarci del fascismo”. «Cent’anni fa, in questi stessi giorni, la nostra patria cadeva nelle mani di una banda di delinquenti, guidata da un uomo spietato e cattivo. Un uomo capace di tutto; persino di far chiudere e morire in manicomio il proprio figlio, e la donna che l’aveva messo al mondo». Comincia così il racconto di Cazzullo su Mussolini. Una figura di cui la maggioranza degli italiani si è fatta un’idea sbagliata: uno statista che fino al ’38 le aveva azzeccate quasi tutte; peccato l’alleanza con Hitler, le leggi razziali, la guerra. Cazzullo ricorda che prima del ’38 Mussolini aveva provocato la morte dei principali oppositori: Matteotti, Gobetti, Gramsci, Amendola, don Minzoni, Carlo e Nello Rosselli. Aveva conquistato il potere con la violenza, facendo centinaia di vittime. Insomma, l’ospite cercherà di smentire in tempo reale il detto: “ha fatto anche cose buone”, magari aggiungendo altri aneddoti e argomentazioni valide per convincere il pubblico di Serralunga d’Alba. L’ingresso è gratuito, per informazioni e prenotazioni visitare il sito www.fondazionemirafiore.it.
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