I bambini dell’asilo Miroglio portano sul palco “Il Piccolo Principe”

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ALBA – Per festeggiare il Natale, domenica 15 dicembre (ore 16,00), i piccoli de “La Casa dei Bambini Elena e Gabriella Miroglio” hanno portato in scena presso il Teatro Sociale di Alba “Il Piccolo Principe”, spettacolo liberamente tratto dal capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry.

Anche quest’anno la recita di Natale si è trasformata in una vera e propria rappresentazione teatrale, con tanto di copione, scenografie fatte a mano e costumi sartoriali.

Il tema torna a essere un grande classico, che le maestre dell’asilo con pazienza hanno fatto provare ai bambini per mesi. Dopo La Divina Commedia, l’Odissea, Alice nel Paese delle Meraviglie, Pinocchio, quest’anno è stata la volta dell’opera più famosa ad amata di Antoine de Saint-Exupéry che, sotto forma di un racconto per ragazzi, affronta in realtà temi complessi e profondi, come il senso della vita e il significato dell’amore e dell’amicizia.

Introduzione di Elisa Miroglio

Il Piccolo Principe è un libro che ha toccato le persone di tutto il mondo, generazioni diverse, adulti e bambini di ogni età.
L’abbiamo scelto per diverse ragioni. Per la profondità dei contenuti, che a uno sguardo superficiale potrebbero apparire elementari, ma che non lo sono.
E poi ci divertiva pensare che fosse un libro nato un po’ al contrario, nel senso che sono state realizzate prima le immagini e le parole hanno poi seguito. Tutto il racconto nasce dal più elementare dei segni, che è lo scarabocchio: l’autore decide infatti di scrivere la storia su questo petit bon homme, figura misteriosa che era solito scarabocchiare un po’ ovunque, lasciando appunti ai margini delle lettere e sugli scontrini dei ristoranti.
Per lui le immagini sono state sempre molto importanti. E le paragona all’età infantile, mentre le parole coincidono con l’età adulta. Così i disegni, come l’infanzia, sono sì imperfetti ma autentici. Mentre invece la perfezione del linguaggio, secondo l’autore, è addirittura falsità perché ogni parola mal detta o detta di troppo può causare lo stesso disastro che causa nel racconto il pilota di aereo quando sbaglia manovra.
Per lui addirittura le parole sono rumori che escono dalle labbra, perché le persone non devono essere giudicate da ciò che dicono ma per come sono e cosa fanno. E questo i bambini lo sanno molto bene.
Il passaggio più significativo di tutto il racconto è il dialogo che avviene tra il Piccolo Principe e la volpe, che gli dice “Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”.
Questa affermazione mette in risalto la grande differenza tra adulti e bambini nel vedere le cose: mentre i grandi si fermano all’apparenza, i bambini sono capaci di andare oltre e di leggere attraverso le linee e gli scarabocchi l’essenza più vera delle cose.
Questo sarà il tema ricorrente degli incontri coi vari personaggi che il Piccolo Principe incontra. E quando verrà a conoscenza dei limiti e della vanità degli adulti, allora comprenderà l’importanza della sua rosa, che gli svelerà il segreto dell’amore autentico, che poi lo porterà ad addomesticare la sua volpe.

Parlando di amore autentico, non possiamo non ricordare Francesca, la nostra principessa. Ed è a lei che dedichiamo lo spettacolo di questa sera. Francesca, per noi “Francina” è una bambina che ha frequentato il nostro asilo, dispensando grazia e bellezza, e ha regalato sorrisi a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo sguardo. Questa estate Francina è volata via con la stessa delicatezza del piccolo Principe e come lui ci ha lasciato un insegnamento importantissimo: che la vera felicità va ricercata nelle cose semplici, quelle che vengono dal cuore. E questo amore autentico, che ha nutrito Francesca, che le ha permesso di vivere più a lungo, è il frutto di una famiglia meravigliosa, di una mamma di un papà e di una sorellina, Camilla, che sono stati per lei sostegno, gioia e che sono con noi stasera per ricordare questo angelo.

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