Grandine nel Roero, Marello interroga la Regione per aiuti

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L’ex sindaco di Alba e ora consigliere regionale del Pd Maurizio Marello

Il consigliere Maurizio Marello (Pd) porta in Consiglio regionale il tema dei danni da grandine e maltempo in provincia di Cuneo e nel Roero. Un’interrogazione a risposta immediata in proposito sarà infatti discussa durante la seduta di martedì 20 luglio prossimo.

Lo scorso 13 luglio vaste zone del Piemonte sono state letteralmente flagellate da violenti temporali con grandine, vento e fortissime piogge. In particolare in una vasta area del territorio del Roero, comprendente diversi comuni (tra i quali Castellinaldo d’Alba, Priocca, Canale, Guarene, Vezza d’Alba, Castagnito, San Martino Alfieri) le precipitazioni eccezionali e la tempesta gelata hanno devastato i raccolti. Specie i vigneti pregiudicando irreparabilmente la stagione agricola in corso e minando anche la prossima.

«Si è trattato dell’ennesima calamità atmosferica che dall’inizio dell’anno ha colpito diverse aree della provincia di Cuneo e del Piemonte, sia con fenomeni temporaleschi, sia con gelate del tutto inedite», ha ricordato il Marello. «Ormai è evidente che siamo in presenza degli effetti dei cambiamenti climatici in atto da anni e che tutto ciò genera un quadro con picchi emergenziali. Essi determineranno sempre con maggiore frequenta eventi calamitosi di vasta portata, forieri di ingenti conseguenze per le produzioni agricole, imprese e privati».

E’ fondamentale pertanto agire per garantire supporto soprattutto al comparto agricolo: «Le tempistiche legate alle procedure per ottenere da Roma la dichiarazione dello stato di calamità, comportano ogni volta incertezze e ritardi con la conseguenza che sovente i danni o non vengono risarciti o ciò avviene con ritardi intollerabili» – ha proseguito Marello. E ha concluso: «Proprio per questo la Regione Piemonte, a mio avviso, deve trovare il modo di mettere in campo autonomi provvedimenti e risorse economiche (attingendo sia dal bilancio proprio sia eventualmente da fondi europei per porre in essere specifici progetti legati ai cambiamenti climatici). Provvedimenti in grado sostenere tempestivamente i settori colpiti dalle calamità, con riferimento ai danni a privati, imprese e comuni, senza attendere le procedure statali».

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