La Dad professionalizzante del corso CAT-Geometri dell’Einaudi di Alba

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L’acronimo Dad (didattica a distanza) si è ben presto impossessato della scuola allo stato attuale. Certo, tutti conveniamo che la scuola è socialità, relazioni, è, insomma, la classe scolastica, con le sue dinamiche: nessuno poteva dunque immaginare che, l’informatica da remoto, con le video conferenze, potesse così velocemente, offrire una valida alternativa. Ne è testimonianza una recente iniziativa del nostro Einaudi, indirizzo CAT-Geometri, che ha proposto tre incontri, 3-4 giugno, di formazione a distanza, sul lavoro concreto del professionista.

La filosofia che ha ispirato il corso, è sintetizzata dal suo logo, un disegno dell’artista olandese Escher che presenta le mani che lavorano e che tendono a stringersi. L’idea è quello del dialogo tra studenti che apprendono e professionisti che offrono, il bagaglio delle loro esperienze dirette, in campo professionale.

Tuttavia il corso non è stato solo competenza tecnica: certo questa parte non è mancata, soprattutto nel secondo incontro, tenuto in videoconferenza dallo Studio G2C di Alba, in cui si è molto entrati nel merito sulle metodologie di misurazione, di rilievo, di scavo; del resto lo Studio è forte di esperienze di altissimo rilievo, come attestano le collaborazione per gli studi sulle gallerie della TAV, trasporto ferroviario, per la ricostruzione del ponte Morandi di Genova; molto curiosa anche l’esperienza raccontata sulle misurazioni necessarie alla costruzione delle imbarcazioni di lusso.

Nella prima video conferenza, tuttavia, proposta dallo Studio Boglietti-Sarotto di La Morra, il focus dell’incontro è stato più di natura psicologica. Protagonista il mitico Michael Jordan. Il più grande di sempre del basket americano. A lui gli dei benigni, hanno concesso classe e fisico, ma la personalità, il grande atleta se la è dovuta conquistare sul campo, con lavoro e sudore e senza la sua autorevolezza, che gli ha consentito di guidare un quintetto di autentici matti, quali erano i Chicago Bulls, la classe non sarebbe stato sufficiente, a ottenere tutte le sue straordinarie vittorie. Dunque un buon professionista deve coniugare preparazione tecnica e tenuta psicologica. Deve operare in team, sapere gestire il cliente, muoversi nei meandri della pubblica amministrazione e in quelli tentacolari, della burocrazia. Non è vero che il cliente ha sempre ragione: il cliente va guidato sul terreno delle scelte tecniche, in cui deve prevalere la professionalità, rispetto all’emotività. Del resto, se il geometra Flavio Briatore, di Verzuolo, ha vinto quello che ha vinto, come team manager in Formula uno, lo deve alla sua dirompente personalità, che gli ha consentito di imporre la sua leadership, in ogni contesto lavorativo.

La terza video conferenza è stata tenuta da Marco Terenzi, geologo con studio a Bra, specificamente sulla sua professione.

Le più recenti normative, dopo decenni di sottovalutazione, hanno dato molto spazio, in ambiti disparatissimi, alle relazioni geologiche. Un territorio ballerino come quello che ha l’Italia, con una componente sismica molto alta e con una accentuata instabilità geo-morfologica, ha ormai bisogno di posare fondamenta sicure, in ogni contesto. Il geologo dunque ha spaziato sulla sua funzione nelle progettazioni, dall’impatto sull’ambiente delle grandi opere, all’edilizia pubblica e civile, fino all’agricoltura, spiegando quale esempio, quanto sia oggi complesso l’impianto di un nuovo vigneto, che ha bisogno di complessi lavori di livellamento collinare ma soprattutto, di sapienti drenaggi che hanno il compito di evitare le devastanti frane che possono distruggere investimenti cospicui. Pur approfondendo aspetti specifici, dai carotaggi all’idrogeologia, il geologo ha saputo dialogare in modo semplice e efficace con gli studenti, che ben volentieri, si sono lasciati coinvolgere.

Grande è stata la soddisfazione del professor Paolo Talarico, che ha organizzato gli incontri, per la bella partecipazione degli allievi del triennio del Corso CAT, compresi gli studenti del percorso serale; soddisfazione trapelata anche dalla dirigente Valeria Cout e dalla vicepreside Laura Gai, che hanno introdotto i corsi, rimanendo sempre collegate con i loro allievi. E’ auspicabile che analoghe iniziative si possano ripetere in futuro.

 

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