“Con l’alta velocità in Piemonte, Italia a testa alta in Europa”

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Il sì del Governo italiano al Tav Torino – Lione “è una vittoria non solo nostra ma anzitutto del Paese che non si piega né ai violenti né alla decrescita. Adesso però il premier italiano deve venire a Bruxelles a mettere per iscritto quanto ha dichiarato, esattamente come gli è stato richiesto dalla Commissaria europea ai Trasporti Violeta Bulc. Perché i sì detti a voce per tirare a campare sono come dei no o dei “ni’ solo più ipocriti”.
Il sì del primo ministro italiano alla linea ferroviaria alta velocità Torino – Lione “è stato un gesto sicuramente importante, soprattutto perché venuto subito dopo il gravissimo sabotaggio incendiario al tratto AV vicino a Firenze, e questo è servito a ribadire che il Paese e le sue Istituzioni non si piegano davanti a un manipolo di violenti. Proprio per questo motivo, il presidente del Consiglio deve ora recarsi senza indugi dalla Commissaria Europea a firmare gli atti conseguenti al sì, in modo che i finanziamenti siano assegnati all’Italia e i cantieri avviati senza più un minuto di ritardo”.
“Un Paese a bassa velocità è inevitabilmente vulnerabile e bloccato, come è emerso dalla drammatica giornata di martedì 23: l’Europa è debitrice di solidarietà all’Italia su moltissimi versanti, dalle infrastrutture all’immigrazione, ma la solidarietà si conquista con la velocità delle decisioni di cui siamo capaci. Con l’alta velocità in Piemonte possiamo andare a testa alta in Europa: perché un sì contro l’isolamento infrastrutturale, se accompagnato da immediati atti scritti, ci farà uscire anche dall’isolamento politico internazionale. Il cordone sanitario va applicato non ai sovranisti ma ai professionisti della violenza dei no e della decrescita infelice il cui unico fortino è rimasto il municipio di Torino”.
Lo dichiara Gianna Gancia, parlamentare europea del Gruppo Lega e rappresentante del Piemonte a Bruxelles.

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