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Bra riedita l’ordinanza-burletta contro i “botti” di Capodanno

BRAL’ordinanza forse meno rispettata di tutte è stata ri-emessa a Bra. Si tratta di quella che vieta l’uso di giochi esplosivi, i cosiddetti “botti”, petardi e altri artifici luminosi, rumorosi e potenzialmente pericolosi, in vista delle feste di fine dicembre e inizio gennaio. L’ha ri-firmata il sindaco Gianni Fogliato specificando un’altra ipocrisia, che il divieto riguarda pure «giochi classificati di libera vendita». Quindi non bisognerebbe impedirne la commercializzazione? Ma la domanda è oziosa perché, tanto, l’ordinanza non sarà rispettata e a chi la infrangerà non verranno comminate multe fino a 206 euro, figurarsi l’arresto fino a tre mesi paventato nel documento appena pubblicato dal Municipio.

L’anno scorso Annalisa Genta, già candidata a sindaco e ora consigliera d’opposizione di Fratelli d’Italia, aveva chiesto conto alla Giunta della tradizionale caciara di Capodanno, quando in tante zone di Bra (e ci sono anche filmati a dimostrarlo) pareva di essere a Fuorigrotta. Ebbene, il vicesindaco Biagio Conterno, assessore alla Polizia locale, in Consiglio aveva risposto: «I braidesi si sono dimostrati attenti e rispettosi, non sono state elevate contravvenzioni perché non rilevati episodi tali da richiederle, né di assembramenti (fu ignorato anche il “coprifuoco” anti-Covid, ndr) né di utilizzo di materiale pirotecnico degni di nota».

Redazione Corriere

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