Bra: al Liceo Giolitti Gandino 6 aule inagibili dopo cedimento di soffitto

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BRAE’ scattata l’ordinanza di inagibilità per parte dei locali della sede centrale dei Licei di Bra, in via Fratelli Carando. A seguito delle ispezioni condotte dai tecnici e dai vigili del fuoco, dopo il distacco venerdì scorso di una porzione di circa 2,5 metri quadri di latero-cemento dalla soletta superiore dell’aula 56, la stessa è stata dichiarata ufficialmente non utilizzabile dal Comune. Idem per l’adiacente 57 al piano rialzato, e per le 51, 52, 53 e 54 al piano terra. Si tratta dell’ala cosiddetta nuova dell’Istituto “Giolitti-Gandino”, realizzata circa una trentina d’anni fa. Nell’incidente è rimasto ferito un ragazzo, allievo 17enne della IV L indirizzo Scienze Applicate. Ha riportato un trauma cranico per fortuna lieve, al Pronto soccorso gli hanno applicato alcuni punti di sutura. Secondo il racconto della dirigente Francesca Scarfì, il giovane è stato pronto a ripararsi sotto il banco quando ha sentito il rumore del cedimento. Altrimenti, visto che lo stesso banco è risultato spaccato dal peso dei materiali precipitati da un’altezza di quasi 3 metri, sarebbe potuta andare molto peggio.

La Provincia competente ha stanziato d’urgenza 100mila euro per provvedere ai lavori necessari a ripristinare la fruibilità di tutti i locali della scuola in tempo per la ripresa delle lezioni dopo l’ormai vicina pausa natalizia.

L’ala interessata dal crollo era già stata sgomberata subito dopo, le lezioni dirottate altrove non senza difficoltà per l’annosa carenza di spazi in questo Liceo. Confermata l’ipotesi già formulata dal “Corriere” circa le cause dell’accaduto il giorno dopo una modesta nevicata: la comunicazione dei Vigili del Fuoco scrive di “inflitrazioni di acqua nel soffitto” dell’aula 56. Gli stessi vigili hanno rilevato negli ambienti vicini e soprastanti “condizioni di pericolo”. Spiegano: “In alcune parti del soffitto si riscontrava un probabile scollamento dei laterizi anche se non completamente visibile ma solo identificabile con saggiatura degli stessi tramite attrezzatura idonea. Inoltre nella parete esterna dello stabile vi era una lesione di scollamento di una porzione della stessa in prossimità della copertura”. 

Viene da chiedersi, una volta ancora e con preoccupazione per i nostri giovani, come vengano fatte le opere pubbliche in Italia.

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