All’Associazione Alec “I volti del deserto storie di sabbia e di vento” con Emanuela Crosetti

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L’associazione Alec ospiterà venerdì 29 aprile alle 21 presso la sede in via Vittorio Emanuele, 30 (2°piano), la fotografa Emanuela Crosetti.  Dal Magreb alla Penisola Arabica, dalla Palestina all’Iran, un viaggio fotografico per dar voce alle storie che nel deserto nascono, vivono e non muoiono mai. Storie che si accendono attorno al fuoco, tra ombre di parole appena sussurrate. Storie che si aggrappano ai volti solcati dalla sabbia e che si perdono nelle sconfinate lontananze di notti stellate senza fine. La fotografia come strumento per arrivare al cuore delle persone e dimostrare la bellezza della diversità culturale del mondo.

Perché hai focalizzato l’attenzione sull’area desertica soffermandoti sui volti?

“Amo molto fotografare le persone facendomi raccontare le loro storie –  racconta Emanuela -.  I lineamenti e l’espressione dei volti che si incontrano nel deserto, difficilmente si trovano in altri luoghi. Ciò che subito colpisce è l’intensità del loro sguardo che  comunica accoglienza. Dai loro racconti si può comprendere che il nulla del deserto in fondo non esiste”.

Durante la tua permanenza fra queste popolazioni in spazi sconfinati del deserto come sei stata accolta?

“Ho sempre riscontrato un grande senso di ospitalità. I loro volti si accendono di curiosità di fronte al viaggiatore. Mi sono sempre sentita ben accolta e mai fuori luogo. Sono stata ospite nelle loro tende, a volte senza possibilità di conversazione perché non tutti conoscono le lingue europee, ciò nonostante ci si intendeva in maniera profonda davanti ad una tazza di tè. La loro è un’accoglienza sincera e calorosa”.

La fotografia come forma d’arte ma anche uno strumento di comunicazione?

“La fotografia non è solamente una forma d’arte ma è anche un mezzo di comunicazione. Avendo studiato antropologia la fotografia è per me un modo per comunicare il vissuto delle persone, la loro storia. Attraverso ogni forma, dettaglio e simbolo è possibile interpretare e raccontare il modo di vivere. Fotografia intesa anche come uno strumento educativo per conoscere, una testimonianza della realtà, un modo per trasmettere sensazioni ed emozioni”.

 

Emanuela Crosetti vive in provincia di Asti, laureata in Economia e in Filosofia  è giornalista e fotografa. Ha collaborato con riviste nazionali musicali quali Buscadero, Jam, Chitarre e alla realizzazione di fotografie per libri come Summer Of Love del produttore dei Beatles George Martin (Coniglio Editore), Nessuna Resa Mai, biografia di Massimo Priviero (Meridiano Zero), Happy, biografia di Keith Richards (Meridiano Zero), Figli dei Fiori Figli di SatanaDelitti Rock (Arcana Editore), Psycho Killer (Edizioni Ultra) e La storia del rock (Hoepli) di Ezio Guaitamacchi.

Presente come fotoreporter a Oslo nel 2009 per il conferimento del Premio Nobel per la Pace a Barack Obama. Ha condotto interviste ad artisti di fama internazionale.

Oltre 400 gli artisti fotografati, tra cui: U2, Paul McCartney, Rolling Stones, Bruce Springsteen, Bob Dylan, David Gilmour, The Who, Sting, Muse, Oasis.

Ha esposto alla Mostra del Cinema di Venezia e allo Jesolo Music Festival. Numerosi i viaggi intrapresi negli anni sempre con l’interesse per il contatto umano, le storie, i racconti, e non solo come semplice visitatrice. Nel 2016 pubblica  per Exorma Edizioni il libro Come ti scopro l’America, in cui racconta le proprie esperienze di viaggio  sulle tracce dei due capitani Meriwether Lewis e William Clark, che il 14 maggio 1804, al servizio del presidente americano Thomas Jefferson, partirono alla ricerca del famoso Passaggio a Nord Ovest.

Nelle foto –  Il bambino è negli Emirati Arabi, a ridosso del cosiddetto deserto del Quarto Vuoto. L’uomo, invece, è uno degli ultimi beduini che ancora vivono nel profondo del deserto del Wadi Rum, in Giordania, vicino al confine con l’Arabia Saudita.

 

 

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