ALBA – Rotatoria tra i corsi Europa e Einaudi: serve un intervento per la sicurezza

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Egregio direttore,

vorrei segnalare attraverso il giornale un fatto accaduto alcuni giorni fa mentre stavo per accedere con la mia auto alla rotatoria che separa corso Piave e corso Europa da corso Einaudi. Credo di poter dire che solo la fortuna e forse tanti anni di guida hanno evitato un incidente dalle conseguenze potenzialmente devastanti.

Oltrepassato l’ingresso della scuola Media “Macrino” mi sono avvicinato alla rotatoria con l’intenzione di proseguire verso il cavalcavia e piazza Ferrero. Ho guardato alla mia sinistra e ho ulteriormente rallentato per lasciare sfilare una vettura in arrivo da sinistra. Poi avrei dovuto semplicemente percorrere la rotonda proseguendo per il centro. Per fortuna ho esitato un attimo. Quanto è bastato per vedere qualcosa in movimento alla mia destra con la coda dell’occhio. Qualcosa che si trovava sulla pista ciclabile e che viaggiava contromano rispetto al senso di marcia. Un qualcosa che si è materializzato davanti alla mia auto (per fortuna praticamente ferma e poi bloccata dal sistema autonomo di rilevamento pedoni) nel momento in cui due bambini in bicicletta hanno deciso di schizzare alla loro destra lasciando la pista ciclabile per andare contromano verso corso Banska Bystrica. Probabilmente hanno deciso all’improvviso di andare al parco Sobrino o in HZone.

Non è successo nulla, ma lo spavento – per me – è stato davvero grande. Quando, in fondo basta poco, queste cose non hanno un lieto fine ci sono molte persone che vedono la loro vita andare in pezzi. Ai genitori di quei due ragazzini vorrei chiedere se sono al corrente di come i loro figli si comportano quando sono per strada. Era domenica e quindi non c’era Estate Ragazzi a occuparsi di loro e neppure lo smartphone. Capisco bene che a quell’età non si abbia coscienza piena del pericolo e della responsabilità che spetta a tutti gli utenti della strada: quelli che attraversano la strada con la faccia nel tablet e le cuffie sulle orecchie, quelli che guidano messaggiando, quelli che pensano di essere ad Amsterdam e quelli di cui i genitori o non si occupano o, peggio ancora, si fidano in modo incondizionato.

Lettera firmata,

Alba

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