Un importo negativo in bolletta: per avere rimborso quanto tocca penare?

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ALBA – La bolletta della luce ricevuta da Egea su agosto 2023 ha un importo negativo di 59,41 euro. Invio alla ditta una email per chiedere il rimborso e mi vengono chiesti documenti e fattura per attivare la procedura. Eseguo. Mi rispondono che la pratica sarà oggetto di verifica a cui seguirà email con commento. Un mese dopo, 20 settembre, ricevo un’email in cui si indica che il rimborso è stato accettato e si procederà nei tempi e nelle modalità previste dall’azienda. Fiducioso attendo 2 mesi, non ricevendo riscontro scrivo di nuovo una, poi due, poi tre, poi quattro e infine cinque email. La risposta è un testo standard che ripete: la richiesta è stata presa in carico, verificare l’accredito sulle coordinate bancarie da me indicate.

 

Non certo della situazione, mi permetto di chiamare ancora 5 volte il servizio clienti Egea per cercare di sapere semplicemente la data di quando riceverò il rimborso. La risposta è sempre la stessa: “Come servizio clienti provvediamo ad aprire un sollecito e la preghiamo di aspettare il rimborso come le è stato già indicato”. Nell’ultima telefonata di questa mattina, avendo trovato un operatore un po’ più disponibile, mi viene detto tra le righe che Egea ha problemi a sanare queste situazioni (forse sono più di una mi viene da pensare), che ci sono oggettive difficoltà in azienda a riconoscere somme dovute e l’utente non può fare altro che scrivere per la consueta risposta vaga, senza opportunità di soluzione.

A meno che, mi viene fatto presente, non si vada in banca a bloccare il Rid (l’autorizzazione a pagare servizi e prestazioni), quindi sollecitare rimborso in bolletta e poi tornare a riaprire di nuovo il Rid. Tra una cosa e l’altra passerebbero almeno altri due o tre mesi! Senza immaginare che potrebbe generarsi qualche conflitto nei sistemi e bloccare tutto vista la leggerezza del sistema di gestione crediti Egea. E’ mai possibile che si debba arrivare a che il cliente, colui che paga il servizio con puntualità altrimenti lo mettono in mora del 3,5%, sia costretto a chinare il capo davanti a situazioni di questo genere? E’ così difficile indicare una data di rimborso? Solo questo ho chiesto! Povera Egea, ma grandi coloro che si godono oggi una risata leggendo queste mie considerazioni. Loro non avanzano crediti, se li sono già presi. E allora se siete clienti, guardate bene, credo ci siano buone alternative sulla piazza come valuterò prossimamente anch’io. Lettera firmata

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