Studenti e docenti in Piemonte, “tutti potranno ricevere il vaccino”

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L’obiettivo del Piano regionale è che, all’apertura delle scuole, tutta la popolazione dai 12 ai 19 anni e il personale scolastico possa ricevere almeno una dose di vaccino”: è quanto ha dichiarato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi nel rispondere a un’interrogazione di Marco Grimaldi (Luv). “Inoltre entro metà settembre – ha continuato Icardi – completeremo la vaccinazione della popolazione scolastica organizzando iniziative ad hoc, con l’obiettivo di arrivare al 90% della platea potenziale di personale scolastico vaccinabile”.

Nel presentare l’interrogazione Grimaldi ha anche chiesto che “la Regione garantisca la copertura totale per ragazzi e personale entro i primi di settembre” e che “restino a casa i docenti che non vogliono vaccinarsi”.

Il consigliere Luv ha affermato che “negli scorsi giorni i quotidiani hanno riportato le basse percentuali di copertura vaccinale delle fasce d’età degli studenti e dei docenti: cinque Regioni, tra cui il Piemonte, hanno una percentuale di personale scolastico senza alcuna copertura superiore al 25 per cento. Secondo la Progressione del Piano Vaccinale della Regione Piemonte al 15 luglio scorso, risulta che su 104.322 preadesioni del personale docente solo 80.040 persone hanno effettuato entrambe le dosi di vaccino”.

Durante il question time sono state discusse anche le interrogazioni di  Sean Sacco (M5S) su ripresa della produzione del cC6O4 nell’impianto Algoflon dello stabilimento Solvay di Spinetta Marengo (AL), di Maurizio Marello (Pd) sui danni da grandine e maltempo nel Roero ed in altre zone del Piemonte ; di Diego Sarno (Pd) su trasparenza e fruibilità di informazione sulle spese sanitarie per emergenza Covid e portale della trasparenza per i Parchi/Città della Salute; di Domenico Rossi (Pd) su quali azioni per sopperire alla carenza dei medici di medicina generale, di Francesca Frediani (M4o) su sostegno Metodo Bimbisvegli; di Silvio Magliano (Moderati) su come la Giunta intende rispondere ai lunghi tempi d’attesa e assicurare adeguati livelli di assistenza a soggetti affetti da DSA e ADHD.

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