Quella brutta strada per andare all’ospedale di Verduno

Difficile uno stop ai camion, in vista lavori a ponte Tanaro

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Non è escluso ma sarà difficile un ulteriore e permanente divieto ai camion sulla Sp 7. E’ quanto emerso la settimana scorsa da un incontro organizzato a Bra con il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo. Ha fatto seguito alla lettera inviata dal Comune che denunciava la situazione del collegamento tra il Roero e l’o­spedale unico dell’Asl Cn2 a Verduno. Su pressione dell’Interquartieri, la consulta dei comitati zonali braidesi, chiedeva tutela per i transiti privati, i bus e le ambulanze da e per l’ospedale. In attesa del promesso collegamento autostradale, ai piedi della collina del “Ferrero” s’arriva sfidando una carreggiata stretta, curve a gomito e l’andirivieni di Tir afferenti alle zone industriali del territorio.

 

Preoccupa inoltre il ponte sul Tanaro, opera del secondo dopoguerra da anni bisognosa di una messa in sicurezza con consolidamento. Robaldo ha annunciato al sindaco Gianni Fogliato che questo intervento sarà fatto entro il 2024, costo 4,8 milioni di euro già finanziati. L’auspicato raddoppio dell’infrastruttura ne varrebbe 18 attesi dalle cosiddette opere d’adduzione alla A33. La nuova strada per allacciare direttamente il ponte alla statale 231, variante di Pol­lenzo prolungamento di viale Nogaris, è ancora in progetto: attesa da lustri, il costo stimato è salito a 7,5 milioni. Se per la Provincia vietare il transito ai mezzi pesanti finirebbe solo per spostare il problema su altre località allungando i tragitti, l’Interquartieri insiste e sollecita almeno controlli sul senso unico accanto al borgo storico pollentino: un divieto che sulla Sp 7 c’è ma è pochissimo rispettato.

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