Qualità dell’aria nel 2021: le rilevazioni di Arpa Piemonte

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Ad integrazione della notizia sullo stato di qualità dell’aria nel 2021 sul territorio regionale, in particolare per il PM10, è stata condotta una valutazione preliminare sui dati relativi al biossido di azoto misurati lo scorso anno. I dati sono indicativi in quanto non ancora sottoposti a certificazione finale come previsto dalle procedure del Sistema di Gestione Integrato.

Il confronto fra i dati di biossido di azoto (NO2) misurati nel 2021 e le misure registrate nei due anni precedenti mostra un miglioramento generalizzato delle concentrazioni medie annue rispetto a quelle del 2019. Nel 2020, nonostante l’anno sia stato caratterizzato da condizioni meteodispersive poco favorevoli, le concentrazioni medie annue registrate sono state, in buona parte dei casi, lievemente inferiori ai valori osservati nel 2021; tale andamento è attribuibile alla significativa riduzione delle emissioni di ossidi di azoto da traffico veicolare e, in misura minore, dalle emissioni industriali verificatesi nel periodo marzo – aprile 2020, in corrispondenza del lockdown imposto a seguito della pandemia da COVID-19.

La tabella che segue riporta i valori di NO2 registrati nelle stazioni piemontesi; per una valutazione più completa sarà necessario attendere la loro certificazione.

 

 

NO2 media annuale (µg/m³) Numero superamenti
200 µg/m³

% dati validi

2019 2020 2021 2019 2020 2021 2019 2020 2021
Alba – 
Tanaro
21 18 18 0 0 0 93% 94% 96%
Alessandria – 
D’Annunzio
32   31 0   0 88%   93%
Alessandria – 
Volta
25 19 20 0 0 0 95% 95% 95%
Asti – 
Baussano
34 28 28 0 0 0 89% 92% 91%
Asti –

D’Acquisto

23 18 19 0 0 0 95% 90% 96%
Baldissero T. 
(ACEA) – parco
15 11 10 0 0 0 97% 92% 98%
Beinasco 
(TRM) – Aldo Mei
31 26 27 1 0 0 100% 97% 98%
Biella – 
Lamarmora
30 27 26 0 0 0 99% 95% 99%
Biella – 
Sturzo
18 16 17 0 0 0 98% 95% 99%
Borgaro T. – 
Caduti
25 23 24 0 0 0 99% 91% 98%
Borgomanero – 
Molli
29 26 26 0 0 0 99% 99% 98%
Borgosesia – 
Tonella
16 12 13 0 0 0 100% 97% 98%
Bra – 
Madonna Fiori
24 21 21 0 0 0 92% 92% 94%
Carmagnola – 
I Maggio
34 30 31 0 0 0 92% 98% 98%
Casale M.to –
Castello
24 20 19 0 0 0 96% 88% 95%
Castelletto T. – 
Fontane
23 17 18 0 0 0 99% 99% 99%
Cavallermaggiore – 
Galilei
    21     0     99%
Cerano – 
Bagno
25 23 24 0 0 0 99% 99% 93%
Ceresole Reale – 
Diga
6 6 4 0 0 0 93% 93% 97%
Chieri – 
Bersezio
21 14 16 0 0 0 96% 98% 97%
Cigliano – 
Autostrada
23   23 0   0 97%   99%
Collegno – 
Francia
46 30 33 0 0 0 99% 99% 97%
Cossato –
Pace
18 16 17 0 0 0 95% 96% 97%
Cuneo – 
Alpini
23 21 19 0 0 0 95% 90% 95%
Dernice – 
Costa
9 9 9 0 0 0 97% 95% 83%
Domodossola – 
Curotti
20 17 15 0 0 0 99% 99% 99%
Druento –
La Mandria
11 11 9 0 0 0 97% 90% 94%
Ivrea – 
Liberazione
24 22 22 0 0 0 94% 99% 97%
Leini’ (ACEA) – 
Grande Torino
23 21 24 0 0 0 93% 96% 98%
Mondovì –
Aragno
25 21 25 0 0 0 95% 90% 94%
Novara –
Arpa
27 25 22 0 0 0 98% 97% 99%
Novara –
Roma
35 31 32 0 0 0 93% 96% 97%
Novi Ligure –
Gobetti
30 23 22 0 0 0 95% 99% 95%
Omegna – 
Crusinallo
31 27 26 0 0 0 99% 99% 98%
Orbassano – 
Gozzano
31 29 29 0 0 0 99% 100% 100%
Pieve Vergonte – 
Industria
11 12 10 0 0 0 98% 100% 98%
Revello – 
Staffarda
11 10 10 0 0 0 93% 95% 95%
Saliceto –
Moizo
10 8 9 0 0 0 91% 94% 91%
Settimo T. – 
Vivaldi
36 26 30 0 0 0 99% 98% 100%
Susa – 
Repubblica
15 14 15 0 0 0 98% 100% 99%
Torino – 
Consolata
53 42 43 0 0 0 98% 95% 99%
 Torino – 
Lingotto
37 31 31 0 0 0 90% 95% 97%
Torino – 
Rebaudengo
 – 46 48 11 0 4 77% 96% 99%
Torino – 
Rubino
33 26 25 0 0 0 99% 99% 97%
Tortona –
Carbone
29 24 23 0 0 0 95% 96% 99%
Trecate –
Verra
29 26 26 0 0 0 99% 99% 99%
Trivero – 
Ronco
11 10 11 0 0 0 96% 90% 96%
Verbania –
Gabardi
20 16 17 0 0 0 95% 96% 96%
Vercelli – 
CONI
19 13 14 0 0 0 99% 90% 98%
Vercelli – 
Gastaldi
28 21 24 0 0 0 96% 99% 96%
Vinchio – 
San Michele
13 11 10 0 0 0 95% 92% 93%
Vinovo – 
Volontari
28 21 25 0 0 0 98% 90% 95%

 confronto NO2 2019 2021 medie annue stazioni regione

Concentrazione media annua per gli anni 2019, 2020 e 2021

Il valore limite annuale per la protezione della salute, pari a 40 µg/m³, è stato superato nel 2021 in 2 stazioni del capoluogo regionale, Torino – Rebaudengo e Torino – Consolata, collocate in contesto caratterizzato da intenso traffico veicolare ed elevata antropizzazione. Il valore più elevato della media annuale (48 µg/m³) è stato misurato nella stazione di Torino – Rebaudengo (di poco superiore ai 46 µg/m³ misurati nel 2020). Relativamente al rispetto del valore limite orario, i risultati dei monitoraggi evidenziano che tale limite (concentrazione media oraria di 200 µg/m³ da non superare per più di 18 volte per anno civile) è stato rispettato in tutte le stazioni piemontesi.

Per una valutazione sul lungo periodo sono stati confrontati i livelli annuali di NO2 misurati in tre città piemontesi negli anni dal 1999 al 2021: Torino, grande area urbana in area pianeggiante in prossimità dell’arco alpino, Alessandria, area urbana di medie dimensioni in zona di pianura e Biella, piccola città in zona pedemontana. Le stazioni prese in esame sono collocate in contesto urbano, in aree caratterizzate da emissioni da traffico (Torino – Rebaudengo, Torino Consolata, Alessandria – D’Annunzio e Biella – Lamarmora) e in posizioni di fondo, in modo da rilevare l’inquinamento diffuso in modo generalizzato sul territorio (Torino – Lingotto, Alessandria – Volta e Biella – Sturzo).

confronto NO2 2019 2021 medie annue stazioni Torino

confronto NO2 2019 2021 medie annue stazioni Alessandria

confronto NO2 2019 2021 medie annue stazioni Biella

Come si può osservare, il biossido di azoto conferma anche per il 2021 il lento trend discendente delle concentrazioni medie annue rilevato negli ultimi anni.

La strumentazione impiegata per la misurazione del biossido di azoto nelle stazioni di rilevamento regionale della qualità dell’aria gestite da Arpa Piemonte utilizza il metodo di riferimento (chemiluminescenza) definito dall’Allegato VI del D.Lgs. 155/2010 e s.m.i. di recepimento della Direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria.

Il D.Lgs. 155/2010 prevede la possibilità di condurre anche misurazioni indicative: si tratta cioè di misurazioni dei livelli degli inquinanti, basate su obiettivi di qualità meno severi di quelli previsti per le misurazioni nei siti fissi. Per tali tipi di misura è ammessa per il biossido di azoto un’incertezza massima del 25%, maggiore rispetto a quella prevista per il metodo di riferimento (15%).

Ulteriori metodi di indagine, quali i campionatori passivi, possono venire impiegati per mappature del territorio, ma i dati rilevati possono essere caratterizzati da incertezze anche superiori al 40% e pertanto non sono confrontabili con i limiti di legge sulla qualità dell’aria, sia perché non rispondenti ai livelli di qualità imposti dalla normativa di riferimento, sia perché riferiti ad intervalli temporali di misura differenti da quelli indicati nelle norme.

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