Oggi pomeriggio celebrati a Cuneo funerali di Monsignor Aldo Giordano

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CUNEO – “Uomo del dialogo e di pace. Aveva il culto dell’amicizia, è stato un seminatore di speranza e fiducia illuminato dal Vangelo. Un’anima onesta e trasparente”.
Così oggi pomeriggio, nel duomo di Cuneo, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, nell’omelia per i funerali di monsignor Aldo Maria Giordano, vescovo cuneese morto a causa del Covid a 67 anni, in Belgio. Da giugno mons. Giordano era nunzio apostolico a Bruxelles, presso l’Unione Europea, dopo 7 anni e mezzo come nunzio in Venezuela. Parolin ha portato un messaggio di Papa Francesco che ha voluto dare la sua “paterna benedizione” a familiari e amici.
“Avevamo sperato – ha proseguito il cardinale Parolin – che potesse recuperare la salute, oggi non possiamo che provare gioia di fronte alla vita di don Aldo, riempita di doni dal Signore. Ha reso un servizio grande alla Chiesa e al mondo e si è sempre impegnato per l’unità dell’Europa, in una prospettiva mondiale. Come nunzio a Bruxelles era l’uomo giusto al posto giusto”. Presente alla funzione, tra altri porporati giunti da tutto il Piemonte e dall’estero, anche il vescovo Celestino Migliore, nunzio in Francia, cuneese e amico di Giordano fin dai tempi del seminario a Cuneo.
La salma è stata poi tumulata nella tomba del clero in una frazione di Cuneo, San Benigno, dove il vescovo era nato e dove era stato ordinato prete 42 anni fa. (ANSA).

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