’ndrangheta a Bra: richieste di condanna al processo

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Ventotto anni per Salvatore “Turi” Luppino, 67enne considerato il capo; 22 e 17 anni per i suoi fratelli Vincenzo e Carmelo Luppino, rispettivamente 58 e 69 anni di età. Sono le più severe richieste di condanna pronunciate dai pubblici ministeri Paolo Cappelli e Dionigi Tibone della Direzione Distrettauale Antimafia piemontese, ad Asti al processo alla presunta locale di ’ndrangheta, la criminalità organizzata calabrese scoperta a Bra.L’indagine, avviata nel 2017 e che a giugno 2020 portò a decine tra arresti e avvisi di garanzia, riguardò anche appartenenti all’Arma dei Carabinieri, tra loro l’oggi pensionato Vincenzo Gatto. Sottufficiale già in servizio sotto la Zizzola è accusato di favoregiamento ai Luppino e per i Pm merita 3 anni.Dodici, invece, sono stati chiesti per il 65enne Giuseppe Sganga; per lui esclusa l’aggravante mafiosa contestata invece agli altri presunti membri dell’organizzazione insieme allo spaccio di stupefacenti. 

Ora la parola passa alle difese.La sentenza del collegio presieduto dal giudice Matteo Bertelli Motta, e che farà seguito a quella emessa l’anno scorso a Torino con il rito abbreviato per altri imputati, è attesa forse per fine 2022. 

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