Natale in zona rossa: cosa si può fare oggi?

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Un Natale così non si era mai visto: niente bar, niente ristorante (ma è ammesso ordinare per asporto in quelli che hanno scelto di restare aperti), perfino andare a messa diventa un potenziale rischio per cui è raccomandato scegliere la chiesa più vicina. E’ la zona rossa imposta dal Governo in queste festività per cercare di scongiurare la cosiddetta terza fiammata del coronavirus (in realtà l’epidemia dallo scorso febbraio non si è mai fermata).
Dunque, cosa si può fare oggi senza rischiare una pesante multa se si incappa nei controlli delle forze dell’ordine predisposti in tutta Italia? Si può uscire per fare attività fisica (da soli) o una passeggiata restando nei dintorni di casa. Per spostamenti di appena più lunga gittata serve l’autocertificazione: se si viene fermati occorre dichiarare al pubblico ufficiale una necessità di salute, lavoro, urgenza oppure di rientro alla propria residenza. Le dichiarazioni saranno verificate.
L’autocertificazione serve anche per recarsi in una seconda casa, l’unico spostamento consentito con tutta la famiglia a patto che l’immobile si trovi all’interno della stessa regione.
Ammesse inoltre visite ai parenti, ma con limitazioni. Non si può in ogni caso uscire dalla regione di residenza, le visite si possono svolgere solo tra le ore 5 e le 22 (quando scatta il “coprifuoco”) e ci si può muovere in massimo due persone con l’aggiunta di eventuali conviventi disabili o con età non superiore a 14 anni.
Concesso anche andare ad assistere parenti non autosufficienti o bisognosi di aiuto. In questo caso si può perfino varcare il confine regionale pur se singolarmente, massimo una persona con eventualmente a seguito minori o disabili.
Chi abita in comuni con non più di 5mila abitanti può spostarsi in un altro, anche di un’altra regione, ma non oltre un raggio di 30 chilometri e che in ogni caso non sia un capoluogo di provincia.
I nuclei familiari sono autorizzati a ricongiungersi nell’abitazione di residenza. Genitori separati possono andare a trovare i figli, anche fuori regione o all’estero.
Queste disposizioni valgono fino a domenica 27 dicembre e saranno riproposte a Capodanno e all’Epifania.

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