Montà: abortito l’appalto del Museo del Tartufo

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«Riscontrate anomalie tali da poter incidere sulla congruità del contratto da stipulare»: questa la ragione per cui il Comune di Montà ha chiesto la revoca della procedura negoziata per l’affidamento dei lavori di costruzione del Museo diffuso del Tartufo di Alba. Un’opera di cui si discute da lustri e che dovrebbe costituire un rilancio del paese ospitante e dell’area roerina, nell’ottica del turismo e dello sviluppo economico legato al pregiato fungo ipogeo tipico anche di queste colline. 

Alla revoca, da poco resa pubblica, ha provveduto la Centrale unica di committenza. Questa è insediata presso il Comune di Bra. Alla sede di quest’ultimo per i prossimi giorni, la scadenza era indicata al 24 ottobre, attendevano offerte dalle imprese già invitate a presentarne. Si tratta di un incarico da 1.456.148,73 euro, tale la stima posta a base d’asta. Si trattava, in realtà. Perché la «procedura non risponde più alle esigenze dell’Amministrazione» – scrivono laconicamente dalla Centrale unica. Un “aborto” che non mancherà di suscitare interrogativi e far discutere. 

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