IN BORSA la settimana finanziaria lunedì 25 marzo

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I tassi scendono, scenderanno, stanno già scendendo; scegliete voi il verbo che vi piace di più e più si adatta, secondo voi, all’attuale congiuntura. La conseguenza certa di ciò che accadrà è che i mutui, ed insieme il costo del denaro in generale, scenderanno ma anche i rendimenti dei titoli di stato faranno certamente altrettanto. Una delle primissime conseguenze dell’annuncio di Powell, capo della Fed, che entro l’anno ci saranno molto probabilmente tre tagli dei tassi di 25 punti base ciascuno è che i grandi gestori sono immediatamente corsi alla ricerca di investimenti alternativi, o meglio rifugio che possano in qualche maniera compensare l’ormai certa caduta dei rendimenti.

 

E l’oro, principe dei beni rifugio, decolla fino ad arrivare a 2.200 dollari l’oncia, cifra mai raggiunta. Gli analisti supportano questa loro decisone anche con il fatto che si vedono pochi spiragli sul fronte del conflitto in Ucraina e in Palestina, congiuntura che potrebbe portare ulteriori possibili shock sui mercati. Quindi meglio coprirsi. Da parte Bce la posizione nei confronti della riduzione dei tassi è ancora abbastanza fluida, la signora Lagarde fa intendere ma ma non conferma ufficialmente di voler tagliare a partire da giugno. Ovviamente senza dire quanto ne tantomeno come. Il driver saranno ovviamente i dati. Esattamente come già riportato non più di una settimana fa.

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