Ferrovia Alba-Asti, gli ambientalisti: ma la Regione non voleva realizzare una ciclabile ?

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Riceviamo e pubblichiamo

È stata un’ottima ripartenza quella dell’Asti-Alba ferroviaria dell’11 Settembre 2023: oltre 250 persone (su 150 posti a sedere) sul treno delle 7 e il treno pieno su quello delle 10.

Tutti i giornali ne hanno parlato e tutti erano entusiasti dei dati della partenza, ma sia l’opposizione regionale che le associazioni scriventi ed in primis il Comitato Mobilità Integrata e Sostenibile, hanno rimarcato l’assoluta insufficienza delle sei coppie di treni giornalieri e la totale assenza del servizio nel fine settimana.  Per tornare come minimo ai 2000 spostamenti giornalieri di tredici anni fa, occorre credere nel progetto e investirci sopra per evitare che nella prossima estate, ad elezioni avvenute, ci possa essere un nuovo voltafaccia da parte dei nostri vertici regionali.

La regione ha pubblicato sulla sua pagina Facebook:

“È un momento di grande soddisfazione perché dopo tanti anni il treno torna a servire queste linee – hanno commentato il presidente della Regione #Piemonte Alberto Cirio e l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi – Avevamo previsto di festeggiare questo ritorno con una celebrazione, ma il cordoglio per il tragico incidente di #Brandizzo impone il rispetto per le vittime. Il Piemonte – hanno aggiunto Cirio e Gabusi – crede nella mobilità sostenibile e nel trasporto pubblico e lo conferma l’investimento di 3 milioni di euro all’anno per finanziare su ciascuna linea un servizio alla comunità, ai pendolari e ai turisti. Questo risultato è il culmine di un percorso lungo e impegnativo, caratterizzato da sfide, sacrifici e aspettative. Ma soprattutto, è il risultato della nostra determinazione a mantenere le promesse fatte alla comunità di migliorare la mobilità, rendere accessibile il trasporto ferroviario e abbracciare una visione sostenibile per il futuro“.

 

Vorremmo però ricordarvi le dichiarazioni del Presidente della Regione a La Stampa del 31 Marzo 2021, poco più di due anni fa, quando in un incontro presso l’Associazione dei Commerciati albesi dal titolo “Piemonte cuore d’Europa – Diamo forma al futuro”, dichiarò: “fra i progetti per la ripartenza che verranno finanziati dall’Europa, possiamo inserire la pista ciclabile al posto dei binari, da Alba ad Asti. Voi tutti sapete come la penso: credo sia un’opera strategica per il nostro turismo sempre più orientato verso la sostenibilità e l’outdoor. Ma so anche che ci sono opinioni opposte di chi spera nel ritorno del servizio ferroviario” (articolo allegato).

 

Caro Presidente,

meno male che quelle opinioni opposte hanno prevalso, che sono stati smontati i falsi problemi segnalati dalla Regione sulla galleria Ghersi, che abbiamo evitato di spendere 25 ml€ per una ciclabile che si può fare comunque a basso costo in un tracciato parallelo e che soprattutto abbiamo di nuovo il servizio ferroviario tra Asti ed Alba. Ora faccia in modo che raddoppino le corse e che il servizio venga attivato anche nei fine settimana perché l’affluenza dei primi giorni ha dimostrato e dimostra che i cittadini vogliono che il servizio venga promosso e fatto crescere unitamente ad altre tratte ferroviarie dismesse nel tempo e che attendono anch’esse di essere riattivate.

E ricordandoci che la ferrovia, ovvero la mobilità collettiva, può e deve rappresentare lo strumento più adatto per contribuire ad un concreto contrasto sia all’emergenza climatica che minaccia con evidenza ormai estrema l’intero pianeta e sia al grave stato di inquinamento delle nostre stesse città piemontesi.

Cordiali saluti

IL DIRETTIVO DELL’OSSERVATORIO PER LA TUTELA DEL PAESAGGIO DI LANGHE E ROERO

per conto delle seguenti associazioni aderenti

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