Energia, Bergesio, Lega: “Stop accisa su carburante o l’Italia rischia il blocco dell’economia”

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“Stop accisa su carburante o l’Italia rischia il blocco dell’economia”. Ad affermarlo è il Senatore Giorgio Maria Bergesio, Lega, a commento della mozione presentata in tal senso in Senato dal partito di Matteo Salvini, che è il primo firmatario della proposta sul caro energia.

Il Senatore ricorda: “Nel 2008 il prezzo del petrolio al barile era di $ 145,31. Sempre nel 2008 la benzina costava 1,37 euro e il gasolio 1,34 euro. Oggi, 10 marzo 2022, il prezzo del petrolio al barile varia tra 111 e 114 $, ossia 30 euro in meno rispetto al 2008, ma il prezzo di benzina e diesel ha superato i 2 euro al litro (il gasolio agricolo ha toccato 1,40), attestandosi rispettivamente intorno ai 2,20 e 2,10 euro, ovvero 80/90 centesimi in più!!!”.

Sabato 19 l’autotrasporto, che porta l’80% delle merci, si fermerà in segno di protesta. Secondo Confcommercio, se i prezzi non caleranno, la spesa dell’autotrasporto per il gasolio crescerà di 7 miliardi rispetto al 2021, 13.000 euro a veicolo. “Le aziende – dice Bergesio – non riescono a farsi riconoscere dai committenti i maggiori costi dovuti agli aumenti e ritengono quindi più conveniente tenere i mezzi sui piazzali che metterli in strada, con ricadute sulla distribuzione delle merci”.

“In generale, famiglie e imprese italiane sono vittime di aumenti spropositati dell’energia che rischiano di annichilire il nostro tessuto economico. Chiediamo al Governo un impegno a intervenire con una misura di urgenza per sospendere temporaneamente l’esigibilità delle accise sul carburante fino al ripristino del livello dei prezzi medi comparabili con quelli dell’ultimo trimestre dell’anno 2019″, scandisce Bergesio, che chiude: “La mozione per chiedere il taglio delle accise è un’iniziativa concreta e di buon senso della Lega, volta a tutelare la tenuta del sistema Paese in un periodo di profonda crisi e instabilità internazionale. Mi auguro che venga calendarizzata al più presto, gli italiani non possono aspettare”.

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