Corneliano, piccoli tagli alle spese correnti 2022: addio all’associazione piccoli comuni

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Il sindaco di Corneliano d’Alba Alessandra Balbo

Anche 163 euro possono essere tanti, se ci si accorge che le spese rischiano di andare fuori controllo. Proprio partendo da questo presupposto la Giunta comunale di Corneliano ha deciso di uscire dall’Associazione nazionale dei Piccoli Comuni Italiani (Anpci). L’ente ha nel suo statuto l’obiettivo di difendere gli interessi di tutti quei paesi che non raggiungono i 5mila abitanti. Tra le mission figurano la promozione, le contrattazioni a livello centrale, la sottoscrizione di partenariati, organizzazione di attività anche a livello internazionale. In poche parole l’Anpci vuole salvaguardare lo sviluppo economico e sociale dei propri associati, ma per farlo richiede una quota annuale e non è disposta a scontarla, nemmeno in tempo di crisi. «La discussione era sul piatto da qualche anno – spiega il sindaco Alessandra Balbo – ed in particolare dall’epoca della “spendig review” imposta dal governo Monti. Già allora avevamo chiesto all’Anpci di venirci incontro, ma non era successo. Oggi ci troviamo in una situazione molto problematica. Sebbene i conti del nostro comune siano in ordine, inizia a preoccuparci l’aumento vertiginoso della bolletta energetica, di cui stiamo avendo le prime avvisaglie. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di rinunciare all’associazione. Nessun problema di sorte, nessun attrito, solo la volontà di risparmiare» e così Corneliano dal 2023 dirà “arrivederci”.

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