Confcommercio sollecita: “Sia anche la politica locale a interessarsi dei bisogni delle nostre imprese”

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“La politica deve coinvolgersi maggiormente delle necessità delle imprese, non il contrario. Vorremmo non essere noi a portare al politico di turno programmi o intenti che magari non leggerà nemmeno. Occorre un netto cambiamento di paradigma. In un paper abbiamo elaborato una proposta, rivolta ai partiti che si presenteranno alle prossime elezioni politiche del 25 settembre, in cui sono ben evidenziati quali sono stati i ritardi, i deficit, gli eccessi e le inefficienze che hanno contribuito al progressivo declino economico e politico del nostro Paese nell’ultimo quarto di secolo. Ma ci sono anche le nostre proposte per la prossima legislatura, per approcciare al meglio quella che all’orizzonte si manifesterà come l’ennesima tempesta perfetta che il mondo del commercio, del turismo e dei servizi sarà chiamato ad affrontare, a partire dal caro bollette”. È una sorta di provocazione a 360° quella che il presidente di Confcommercio – Imprese per l’Italia della provincia di Cuneo, Luca Chiapella, lancia alle forze politiche territoriali dopo la presentazione del documento di 48 pagine, dal titolo “Le ragioni delle imprese, la responsabilità della politica. Le proposte del terziario per la prossima legislatura”, che la Confcommercio nazionale ha messo a punto anche con il contributo delle territoriali della Granda.  

“Abbiamo davanti problemi eccezionali, ma è indubbio che abbiamo le forze per superarli, se la politica farà responsabilmente la sua parte – prosegue Luca Chiapella -. Ebbene saremo lieti di condividere con tutte le forze politiche del nostro territorio i contenuti di questo documento rendendo poi pubblici i nomi dei partiti che ce lo richiederanno. La nostra volontà è quella di promuovere un confronto esigente con la politica sugli interventi necessari per rispondere alla crisi e per rafforzare la produttività delle nostre imprese”.

Sono in tutto una decina le aree di intervento selezionate da Confcommercio: “Legalità e sicurezza”; “Pnrr e politica di coesione”; “La riforma del fisco”; “Lavoro e contrattazione, politiche attive e formazione”; “Welfare”; “Non nuocere alla demografia”; “Dalla crisi energetica ad una politica per la sostenibilità come fattore di sviluppo”; “Trasporti e logistica per l’accessibilità sostenibile”; “Transizione digitale e innovazione del sistema dei servizi”; “Credito e sistemi di garanzia, strumenti elettronici di pagamento”; “Città, commercio e servizi di prossimità”. Il documento si conclude con cinque agende, rivolte ad altrettante aree di intervento: turismo, cultura, professioni, giovani e imprenditoria femminile.

“Il quarto trimestre 2022 metterà a durissima prova le nostre aziende che in provincia di Cuneo, per il 90%, hanno dimensioni da micro/pmi – conclude Chiapella -. Non è possibile chiedere loro di passare da bollette da 6-7mila euro/mese a salassi da 30mila euro. Sono costi che oltre ad azzerare il margine portano le nostre aziende in perdita, fino al rischio chiusura. Di questo, come di tanti altri problemi, la politica se ne deve interessare, per questo scenda in campo e venga a bussare alla nostra porta per discutere insieme dei contenuti che la nostra Confederazione ha redatto. Apriremo a tutti, senza fare alcuna distinzione”.

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