Coldiretti Piemonte, giornata della Terra: Il bosco in città salva clima contro lo smog

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Mettere a disposizioni aree dove creare nuove foreste urbane, con lo scopo di aumentare la naturalità dei territori e le connessioni ecologiche locali, per ridurre le emissioni di CO2, migliorare la qualità dell’aria, favorire la biodiversità, ridurre le temperature e proteggere dalle ondate di calore eccezionali. Sono questi gli obiettivi evidenziati da Coldiretti Piemonte in occasione della Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) del 22 Aprile, promossa ormai oltre cinquant’anni fa dalle Nazioni Unite.

 

“La messa a dimora di nuovi alberi è importante per affrontare il problema della ridotta disponibilità di spazi verdi nelle città con Torino dove ci sono a disposizione solo 22 metri quadrati per abitante – sottolineano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Piantare alberi, quindi, è un investimento sul futuro e crediamo possa essere anche un’opportunità di educazione ambientale e di cura del Pianeta, così come una possibilità economica per i nostri vivaisti forestali privati. Puntare sulla filiera 100% italiana garantisce alla biodiversità locale di crescere e alle nostre città di avere un alleato in più contro l’inquinamento. E puntiamo sulla giusta retribuzione delle piante, nel massimo rispetto della legge contro le pratiche sleali”.

In Piemonte, in occasione della Giornata della Terra, si è svolta l’attività “L’albero è famiglia, un bosco in città”, presso l’orto didattico scuola dell’Infanzia e Primaria “Angelo Morbelli” di Alessandria. Per l’occasione sono state messe a dimora due piante di ciliegio per far conoscere ai più piccoli l’importanza degli alberi nei cicli naturali ed educarli a una più profonda conoscenza delle colture locali e non solo. Sono stati sistemati nell’area accanto all’orto, dove negli ultimi anni sono stati piantumati un nocciolo, una quercia, un melo, l’albicocco e il pesco.

“Il verde è importante – concludono Moncalvo e Rivarossa – perché migliora anche la qualità della vita nelle città considerato che una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno, secondo una analisi della Coldiretti. Senza dimenticare che, in una situazione di cambiamenti climatici, con ondate di calore sempre più intense e persistenti, è strategica la presenza e la gestione del verde urbano tanto che un parco di grandi dimensioni può abbassare il livello di calore da 1 a 3 gradi rispetto a zone dove non ci sono piante o ombreggiature verdi”.

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