Cirio ribadisce in Consiglio regionale il no al deposito nucleare in Piemonte

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«Il problema della scorie nucleari va affrontato, non ci si deve nascondere, la politica dei no a priori non mi è mai appartenuta. Non faccio alcuna polemica ma non posso non sottolineare che il Piemonte la sua parte l’ha già fatta». Così il governatore Alberto Cirio, intervenuto questa mattina in apertura del Consiglio regionale aperto convocato dal presidente Stefano Allasia per affrontare le ricadute locali della Carta delle aree potenzialmente idonee a ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.

«Ho appreso che la nostra regione avrebbe potuto ospitare moltissimi siti nucleari – ha detto Cirio – attraverso un’agenzia di stampa. Ma non credo che una valutazione del genere possa essere presa nel chiuso un un ufficio romano, per poi farcela piovere sulla testa. Non è rispettoso istituzionalmente delle competenze di un sindaco, che è responsabile della salute dei cittadini, e di quelle di una Regione, che ha le competenze in materia ambientale. Queste scelte si devono fare insieme ai territori».
«Il modo in cui si è proceduto – ha rimarcato – è inaccettabile. Questo Consiglio regionale aperto sarà utile per darci un metodo diverso. Il mio tono non è polemico ma molto fermo: come Regione ci faremo garanti perché la vita dei territori possa giungere nei palazzi dove si decide. Perché qui sono in gioco la vita, la salute, e il futuro del Piemonte».

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