«Ho appreso che la nostra regione avrebbe potuto ospitare moltissimi siti nucleari – ha detto Cirio – attraverso un’agenzia di stampa. Ma non credo che una valutazione del genere possa essere presa nel chiuso un un ufficio romano, per poi farcela piovere sulla testa. Non è rispettoso istituzionalmente delle competenze di un sindaco, che è responsabile della salute dei cittadini, e di quelle di una Regione, che ha le competenze in materia ambientale. Queste scelte si devono fare insieme ai territori».
«Il modo in cui si è proceduto – ha rimarcato – è inaccettabile. Questo Consiglio regionale aperto sarà utile per darci un metodo diverso. Il mio tono non è polemico ma molto fermo: come Regione ci faremo garanti perché la vita dei territori possa giungere nei palazzi dove si decide. Perché qui sono in gioco la vita, la salute, e il futuro del Piemonte».