Il caso è stato portato al vaglio della procura di Torino ma è già stato archiviato dal Tribunale: un’infermiera dell’ospedale di Moncalieri ha ammesso di avere visto il dito, spiegando però che oramai era necrotico e quindi inservibile. Ma il legale del ceresole se, avvocato Sabrina Di Guardo, oltre ad avere contestato in diversi punti le ricostruzioni dei fatti svolte dal personale sanitario, ha obiettato che dal momento del distacco era passata poco più di mezz’ora e che il paziente era un uomo di origini indiane dalla carnagione molto scura: «Non c’è da stupirsi che quel pezzo di anulare sembrasse nero». Ora resta aperta un’inchiesta della procura di Asti sulle cause e le eventuali responsabilità dell’incidente sul lavoro. Ma del dito non resta alcuna traccia.
Ceresole d’Alba: ospedale perde il dito di un paziente
Il caso è stato portato al vaglio della procura di Torino ma è già stato archiviato dal Tribunale: un’infermiera dell’ospedale di Moncalieri ha ammesso di avere visto il dito, spiegando però che oramai era necrotico e quindi inservibile. Ma il legale del ceresole se, avvocato Sabrina Di Guardo, oltre ad avere contestato in diversi punti le ricostruzioni dei fatti svolte dal personale sanitario, ha obiettato che dal momento del distacco era passata poco più di mezz’ora e che il paziente era un uomo di origini indiane dalla carnagione molto scura: «Non c’è da stupirsi che quel pezzo di anulare sembrasse nero». Ora resta aperta un’inchiesta della procura di Asti sulle cause e le eventuali responsabilità dell’incidente sul lavoro. Ma del dito non resta alcuna traccia.