Castiglione Tinella: condannati a 22 anni per aver ucciso vicino di casa

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I parenti della vittima, Georgiev Gorancho, spirato nel gennaio 2020 a 42 anni di età, avevano anche manifestato davanti al Tribunale di Asti

Il pubblico ministero aveva chiesto 17 anni, la Corte d’Assise ne ha comminati 22, ieri ad Asti, ad Adrian e Valentin Betea. Fratelli rumeni rispettivamente di 34 e 39 anni di età, erano imputati di omicidio volontario ai danni di Georgiev Gorancho, bracciante agricolo macedone residente a Castiglione Tinella. Spirò nel gennaio del 2020 a 42 anni dopo averne trascorsi quasi 4 in coma vegetativo in conseguenza del pestaggio subìto in garage nel giorno di Pasquetta 2016. Movente, una lite tra vicini di casa per l’uso del cortile condominiale.

La sentenza è arrivata dopo circa 6 ore di camera di consiglio. I Betea avevano provato a incolpare un terzo e più giovane fratello, Alin, di aver sferrato il colpo fatale, alla testa del Gorancho, ma non sono stati creduti dal giudice Marco Dovesi, a latere Roberta Dematteis. Altri due immigrati dell’est Europa presenti ai fatti, Toni Fidanchov e Pop Bogdan, hanno preso 6 mesi per l’imputazione di rissa; assolto invece Daniel Leu. Due testimoni, uno portato dal Pm Davide Greco e l’altro dalla difesa dei Betea, potrebbero essere a loro volta rinviati a giudizio per falso: con questa ipotesi di reato sono stati infatti trasmessi gli atti alla Procura della Repubblica. 

Il magistrato ha anche disposto una provvisionale di 240mila euro per la famiglia della vittima, la vedova e quattro figli che si sono costituiti al processo: 240mila euro in attesa del risarcimento da quantificare in sede civile. 

Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni. Gli avvocati dei rumeni hanno già annunciato che appena questo sarà avvenuto, faranno ricorso in Appello. 

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