Bra, tasse: il Comune adegua l’addizionale Irpef

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Cambia adeguandosi alla riforma fiscale varata dal Governo a livello nazionale, l’addizionale sull’Irpef a Bra. Ieri pomeriggio a maggioranza (astenuti i 6 esponenti delle minoranze di Lega, FdI e liste civiche di centrodestra) il Consiglio comunale ha ratificato il mini-riassetto delle fasce progressive di prelievo già deciso dalla Giunta di centrosinistra. Questo a correggere una delibera assunta nei mesi scorsi, in sede di approvazione del previsionale di bilancio 2022, che aveva mantenuto inalterate le misure in vigore dal 2014. 
Il sindaco e assessore alle Finanze Gianni Fogliato (Pd) ha spiegato che «viene incrementata con un arrotondamento la no tax area, la soglia di esenzione», quella sotto la quale l’addizionale non si paga. Questo beneficio viene esteso a chi denuncia fino a 10.400 euro annui, prima erano 10.300. Fogliato ha fatto notare che «stando alle notizie in nostro possesso, è la più alta soglia di esenzione tra le principali città della provincia di Cuneo».
Cosa cambia per i contribuenti non toccati dai provvedimenti governativi? Poco o nulla. Fogliato ha proseguito: «Se nella precedente configurazione delle aliquote erano previsti due scaglioni per i redditi più alti, il primo tra 50mila zero 1 e i 75mila euro, e l’altro oltre i 75mila euro, oggi abbiamo il terzo scaglione che si situa tra i 28mila zero 1  e i 50mila euro e il quarto oltre i 50mila euro. Nel primo caso, tra 28mila zero 1 e 50mila euro, abbiamo mantenuto l’aliquota dello 0,75%, mentre oltre i 50mila euro l’aliquota sarà dello 0,79, eliminando quella più elevata dello 0,80%. Sotto il profilo del bilancio ciò comporta una riduzione d’entrata prevista in circa 13mila euro che andremo a rettificare con una prossima variazione».

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