Asti-Cuneo, le promesse di Salvini, Il ministro ai Trasporti inaugurerà lunedì il lotto B dell’autostrada

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ALBA – Lunedì 3 aprile il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, vice presidente del Consiglio dei Ministri, sarà presente all’inaugurazione ufficiale del tratto B del lotto 2.6 “Roddi Verduno” dell’autostrada Asti Cuneo. I lavori attualmente in corso stanno volgendo al termine pur se con qualche mese di ritardo rispetto alla data teorica indicata per fine dicembre 2022. In questo momento sono in corso le asfaltature, la posa in opera delle dotazioni di sicurezza, dei pannelli di segnalazione e della segnaletica orizzontale. E quindi molto probabile che il mese di aprile veda la conclusione dei lavori del primo tratto degli ultimi nove chilometri del tracciato autostradale. L’obiettivo, e di questo Matteo Salvini dovrà sicuramente parlare in modo approfondito in caso di inaugurazione, termine un po’ improprio da un punto di vista metodologico, è ora quello inizialmente previsto per fine dicembre 2022: sincronizzare la fine lavori del tronco B con la partenza del cantiere del tronco A.

 

Ovvero gli ultimi 4mila metri di percorso per collegare l’A33 da Verduno al moncone da anni in paziente attesa a Cherasco. Se così sarà e se il cantiere finale correrà di buona lena sarà verosimile che l’opera si compia entro fine 2024 o la primavera del 2025. «Possiamo dire – commenta il sindaco Carlo Bo – che il solo motivo di festeggiare la fine lavori del tronco B del sta nel fatto che Alba è finalmente collegata con l’ospedale di Verduno attraverso il tronco Roddi Verduno. Vista da Alba possiamo dire che per noi – a questo punto – la via per Asti e quella per il Michele e Pietro Ferrero saranno in Autostrada. Quello che si sta concludendo era uno dei lotti più importanti di tutto il tracciato».

Può dirci qualcosa in merito alla questione dei pedaggi? «Rispondo citando il Presidente Cirio che è molto fiducioso circa la gratuità dell’utilizzo del tratto Castagnito Cherasco per i residenti nel territorio. Quanto al collegamento con l’ospedale pare certo che quanto addebitato al casello d’uscita di Verduno sarà cancellato percorrendo la rampa d’avvicinamento all’o­spedale: tutto sarà gestito mediante tecnologia informatica. Credo che al momento non ci siano ancora parole di certezza sui pedaggi. Tra poco sapremo». Qual è il problema principale da affrontare e quale percorso seguirà il tronco A? «Il problema da affrontare con maggiore tempismo è quello della continuità dei lavori: il tronco A deve iniziare ad essere realizzato entro brevissimo tempo. In caso di non sincronia tra i cantieri è pressoché certo uno slittamento del crono programma. Quanto al tracciato posso dire che non cambierà, sarà esterno su viadotto con un impatto ambientale il più ridotto possibile. In questo senso i Ministeri della Cultura e della Transizione ecologica hanno fornito indicazioni e integrazioni presto recepite consentendo un rapido inizio lavori».

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