Alberto Battaglino riconfermato alla guida dell’organizzazione regionale di UILA Piemonte

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Il settimo congresso della UILA regionale del Piemonte si è tenuto mercoledì 6 luglio presso la Sala delle Maschere del castello di Grinzane Cavour presente il Segretario generale degli agroalimentaristi UILA Stefano Mantegazza ed il segretario generale di UIL Piemonte Gianni Cortese. Il congresso, successivamente all’approvazione delle nomine dei delegati che prenderanno parte ai congressi di UIL Piemonte e UILA nazionale, ha riconfermato alla guida dell’organizzazione regionale Alberto Battaglino che resterà in carica per quattro anni. Con lui collaboreranno Manuela Vendola nel ruolo di segretaria amministrativa, Luca Bottaro, Giuseppe Meineri e Tiziano Crocco (in foto con Stefano Mantegazza e Gianni Cortese). Il sindacato ha dato pieno mandato alla segreteria neo eletta affinché prosegua la strada già intrapresa di essere sempre più presente tra i lavoratori agricoli, tra gli artigiani e tra i dipendenti dell’industria alimentare per assicurare sempre la maggiore assistenza sindacale, impegnarsi nella lotta alle discriminazioni, l’assistenza fiscale e previdenziale.

In riferimento alla necessità di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, il segretario generale Stefano Mantegazza ha sottolineato che: “Sarà fondamentale il concetto di bilateralità così come il ricorso agli enti bilaterali in quanto strumenti idonei per la gestione del fabbisogno formativo e per rendere più efficiente la dinamica del rapporto tra richiesta e offerta di lavoro”.

“Sul fronte delle richieste destinate al Governo – ha ribadito Stefano Mantegazza – sarà ineludibile la necessità di contenere la tassazione degli aumenti contrattuali, di ridurre l’ampiezza del cuneo fiscale per consentire ai lavoratori di incrementare il valore della retribuzione e quindi di migliorarne il potere d’acquisto. Riuscire a mettere soldi freschi nelle tasche dei lavoratori contribuirà ad evitare l’innesco di una fase recessiva che andrebbe a sommarsi con gran danno sulla ripresa vigorosa dell’inflazione oggi a quota 8% come nel 1986”.

Nel corso del suo intervento conclusivo, infine, il Segretario Generale UILA  ha sottolineato come e quanto il settore agroalimentare possa contribuire all’offerta di soluzioni anche in materia ambientale, ma a condizione che la scelta della sostenibilità sia sempre declinata nel segno della tenuta sociale e economica. In modo particolare in un Paese dove 5,5 milioni di persone vivono con una retribuzione di mille euro al mese.

 

 

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