Alba, uno sguardo al 2024…Le opere che il sindaco vorrebbe realizzare prima della fine del mandato

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Tre anni fa, più o meno in questi giorni, si teneva il Consiglio comunale d’insediamento del sindaco Carlo Bo, così come determinato dai risultati delle elezioni di maggio 2019. Prima di riconsegnare la matita agli elettori dunque, al primo cittadino restano due anni per mettere in atto le mosse politiche e operative da mettere in curriculum in vista della campagna elettorale e poi del voto. Due anni sembrano un tempo lungo, ma le prime avvisaglie della campagna elettorale si paleseranno tra pochi mesi. «E’ vero – sottolinea Bo – che il 2024 è ancora lontano. Ma tra meno di un anno voteremo per le politiche e poi saremo, di fatto, in campagna elettorale per le amministrative. E quindi è tempo di ragionare in funzione delle scelte che andranno fatte per dare alla città opere importanti per il suo futuro.

Parlo ben sapendo che non sarò io a tagliare i nastri di molte infrastrutture. Ma è determinante creare le premesse perché Alba possa avere nuove strade, nuovi collegamenti e le risposte in termini di servizi che dovranno corrispondere alle necessità che si paleseranno nel breve – medio termine». Quando il sindaco parla di “imbastire” opere e servizi essenziali per gli anni a venire fa riferimento, in prima battuta, al terzo ponte sul Tanaro e alla necessità di investire per dare soluzione al primo problema della città: i 100mila mezzi, tra auto e camion, che ogni giorno rendono problematico muoversi in città e parcheggiare. «Parliamo di un investimento, quello per il terzo ponte, che vale 35 milioni di euro solo per il ponte e i collegamenti principali. Il 13 luglio scadrà il bando per l’assegnazione del progetto e quindi presto avremo il preliminare per la realizzazione del ponte e della rete viaria di collegamento sino alla rotatoria di viale Cherasca.

Le risorse ci sono e stiamo lavorando anche per trovare i fondi necessari per dare realtà al progetto della tangenziale est: una vera e propria rivoluzione della viabilità che consentirà di alleggerire in modo determinante il traffico attualmente smaltito attraverso piazza Ferrero e la circonvallazione. Per questo parlo di “imbastire” queste opere che altri avranno l’onore di mettere a disposizione della città. Ma se non facciamo i primi passi non si partirà mai. Andiamo in gara ad un anno dalla firma della convenzione. Posso dire che si tratta di un risultato straordinario conseguito grazie alla sinergia messa in pista con Alberto Cirio, Massimo Antoniotti, Marco Perosino, Federico Borgna e i nostri uffici. Grazie a tutti anche per avere consentito il recupero dei 20 milioni di euro promessi da Mara Carfagna in sede di inaugurazione della Fiera del Tartufo l’ottobre scorso». L’imbastitura prevede però altri punti e relative risorse: dalla Regione sono in arrivo 5 milioni destinati all’adeguamento della tangenziale a fronte di una spesa prevista in 33 milioni. «La progettazione della Scuola Infermieri – conclude Carlo Bo – è partita, purtroppo con ritardo. Per la Casa della salute le cose stanno procedendo bene così come il piano asfalti e la gestione del verde pubblico». Resta da imbastire, almeno per ora, il Museo del Tartufo.

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