La valutazione della utilità di un’opera come di una qualunque altra attività industriale o commerciale è un processo che è sempre stato fatto, ma è un processo preciso, matematico. Si fissano dei parametri, si attribuiscono dei coefficienti per poi arrivare alla conclusione. In parole povere la famosa analisi costi – benefici tanto sbandierata in questi tempi per la Tav.
Questo processo può essere fatto in due modi, seriamente o alla Toninelli. Nel processo serio si parte dai parametri e si arriva alla conclusione, nel processo alla Toninelli si parte dal risultato, sempre ideologico, che si vuole ottenere e si procede all’inverso per arrivare ai parametri che consentono quel risultato. Per semplificare, stabilita la somma che si vuole ottenere da una addizione si mettono i vari addendi che consentono di avere la somma voluta. Inutile dire che nel processo serio i vari parametri sono non solo chiari ma a disposizione di tutti gli interessati.Come dovrebbero essere quelli fissati per la Tav, opera che interessa tutti i cittadini italiani ma i parametri sono rimasti chiusi a chiave nel cassetto del ministro Toninelli. E’ un modo serio di agire?
Gianni Carnevale,
Bra