
Rapina aggravata in concorso: è l’imputazione attribuita dai carabinieri di Alba a tre giovani, tutti studenti delle Superiori della zona, accusati dei violenti assalti predatori perpetrati a gennaio e febbraio scorsi al terminal cittadino dei bus. Due sono gli stessi che, a dicembre, di notte si erano introdotti in ospedale e avevano imbrattato e danneggiato la sala d’attesa di Oncologia.
In merito alle tre rapine:
– nella prima, un minorenne albese è stato accerchiato dai quattro, spintonato e preso a pugni per poi strappargli una catenina d’oro. In quell’occasione era intervenuto il fratello maggiore della vittima, giunto poco dopo sul posto, ma anch’egli era stato colpito a calci e pugni;
– nel secondo episodio la vittima è stata rapinata del portafogli contenente pochi euro. Il ragazzo è stato minacciato con una sigaretta accesa che gli sarebbe stata spenta sul volto se si fosse rifiutato di consegnare quanto richiesto. Anche lui è stato colpito con un pugno;
– la terza vittima è stata una donna che per un bottino di appena 5 euro, è stata fatta cadere in terra rovinosamente.
Per uno dei quattro soggetti sott’accusa, di origine nordafricana e nel frattempo diventato maggiorenne, è scattata la misura cautelare del collocamento in una comunità. Un secondo giovane, nomade di etnia sinti, è stato posto ai domiciliari per un’altra rapina a lui attribuita a Torino. Gli ultimi due, un italiano e un rumeno, sono stati deferiti in stato di libertà. Tutti dovranno difendersi nelle aule del Tribunale dei minori di Torino dall’imputazione di rapina aggravata in concorso.