VEZZA D’ALBA – E’ il vice del prefetto Fabrizia Triolo, Francesco D’Angelo, il commissario nominato questa mattina dall’Ufficio cuneese dello Stato per il Comune di Vezza d’Alba. Subentra ai sospesi sindaco, Carla Bonino, 71 anni, e Giuseppe Steffanino, 72, fermati ieri nell’ambito di un’inchiesta Feudo 2 della Guardia di Finanza coordinata dalla Procura di Asti. A vario titolo, gli inquirenti contestano reati contro la pubblica amministrazione, un sistema corrotto basato su appalti pilotati e conti truccati.
Con questi membri della Giunta a Vezza sono finiti agli arresti il responsabile dell’ufficio Tecnico Aldo Pugnetti (già in servizio anche a Sommariva del Bosco) e i “cavalli di ritorno” della precedente analoga operazione Feudo 1 su S. Stefano Roero: la funzionaria condivisa addetta alle Finanze, Federica Borello, 50 anni; il geometra albese Giovanni Careglio, 60. Ai domiciliari inoltre l’ing. Valter Peisino, titolare di uno studio torinese che ha lavorato con decine di Comuni, e Felice Scotta, patron dell’omonima ditta d’impiantistica a Cavallermaggiore. Misure cautelari e sequestri sono stati disposti, oltre che per l’ex sindaco santostefanese Renato Maiolo, 74 anni, per il perito Piermichele Gallo, 72 anni di Castagnole delle Lanze; il Rup (responsabile unico del procedimento) all’Unione Comuni “Tartufo e Arneis” Clarice Giacone; l’architetto braidese Cinzia Gotta (già a processo per Feudo 1) e il suo socio Aldo Rocchetti; l’ingegnere Gianluca Comba dirigente della Regione Piemonte. Arrestato inoltre Fulvio Coraglia, panettiere classe 1970, sindaco di Montaldo Roero.