Così la tecnologia mondiale di Gai, insieme ai prodotti della terra, tinche, frutta, miele, vino consolida un must, quello del Roero, divenuto ormai internazionale.
Gli effetti e il ritorno mediatico sarà come sempre notevole come lo è stato nel 2021. Basta sfogliare la pagine del gruppo WA premio giornalistico o andare sul sito premiogiornalisticodelroero.com (ci sono foto, filmati e recensioni, giornali e tg3).
Nonostante la pandemia, rediamo di aver giocato una grande carta vincente per il Roero, i suoi vini, i suoi prodotti.
Grazie al presidente del Consorzio Francesco Monchiero, nostro main sponsor; grazie a fondazione Crt e Crc, a Banca d’Alba, ai cavalieri del Roero, a Gai, a Brezzo, a tutti i nostri sponsor, al comune di Ceresole per la squisita disponibilità; a tutti i soci che, tra l’altro forn iranno come sempre l’arneis; al Consorzio Crudo di Cuneo, a MEG di Simona Rossotti per salami, formaggio e pane; a cascina Italia per gli assaggi di tinche.
E’ un altro anno con la pandemia. Pazienza. Vi chiediamo di essere di nuovo con noi e di appoggiarci come sempre.
Il Premio, negli anni, ha premiato circa 200 giornalisti che hanno scritto del Roero in Italiano, inglese, tedesco, russo, giapponese. Il bando è riuscito a far scrivere dei prodotti del Roero giornali di statura internazionale come Forbes 821), The Guardian (nel 22), grandi firme del Corriere della sera e della Stampa, Rai e Mediaset, le grandi riviste specializzate d’Italia e dell’estero e grandi firme dei giornali locali.. Crediamo abbia svolto un ruolo di grande utilità e che continui a farlo.
Quest’anno cercherà di rafforzare il messaggio “Produrre senza diserbanti, ridurre gradualmente gli anticrittogamici”, un obiettivo che è possibile raggiungere con i tempi giusti sull’onda gre en che attraversa il mondo. Ce la faremo. Crediamo che la nuova mentalità debba essere al centro della nostra azione di promozione del territorio.