Sarà l’annata del Barbera? In molti ci scommettono e le premesse ci sono tutte. Mentre prosegue a ritmo spedito e con largo anticipo la campagna vendemmiale è già possibile tracciare un primo bilancio sulla qualità delle uve raccolte. Così come avevamo anticipato alcune settimane fa, la situazione (pur con molti distinguo da zona a zona) appare piuttosto complessa, con una generale flessione della produzione, che si attesta in alcuni casi fino al 50%. I grappoli, hanno pagato a caro prezzo i mesi di siccità e, pur apparendo visivamente belli e sani, contengono ben poco succo e quel poco non risulta essere particolarmente equilibrato. Dolcetti e moscati lamentano una particolare carenza di acidità, mentre per le varietà tardive, appare difficoltosa la maturazione delle sostanze polifenoliche. Le Barbere, invece, sembra abbiano affrontato le difficoltà idriche in modo assolutamente positivo. Una varietà rustica, unita a vigne che spesso hanno età considerevoli, hanno fatto il miracolo, producendo acini belli gonfi e con parametri analitici estremamente promettenti. Anche per questo vitigno rimangono interrogativi relativi alla maturazione delle sostanze coloranti, ma si sono buone possibilità che, con una sapiente vinificazione si possa arrivare ad un vino da 5 stelle.
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