Università di Pollenzo, il bilancio di 15 anni di attività: i numeri di un grande successo

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POLLENZO “Volevamo realizzare un’accademia gastronomica equiparata alle altre accademie, come ad esempio l’Accademia delle belle arti. Creare una dimensione universitaria senza essere università, con lo stesso valore, ma senza il suo formalismo. Poi ci è stata consigliata la formula dell’università privata. Il primo anno avevamo sessanta studenti. Era il 2004”.

Sono le parole con cui Carlo Petrini, presidente di UNISG, descrive la nascita di un Ateneo che oggi, a 15 anni dalla sua fondazione, ha raggiunto un livello di maturità tale da poter ambire a diventare “l’Università di riferimento sui temi della sostenibilità in ambito food”.
Pollenzo, infatti, è ormai riconosciuta a livello mondiale come un importante polo di formazione che dal 2004 ad oggi ha formato oltre 2.500 gastronomi provenienti da 92 diversi paesi: figure professionali di altissimo profilo, con competenze diversificate che permettono di operare ai massimi livelli nei settori del cibo, in tutta la sua filiera, dalla produzione alla distribuzione, dalle imprese alle istituzioni, con una competenza in tutti gli ambiti della sostenibilità.

Il “Sistema Pollenzo” racchiude al suo interno un insieme di relazioni tra chi impara, chi trasmette conoscenza e chi condivide e chi pratica la Visione dell’Ateneo. E il primo Rapporto di Sostenibilità, realizzato con il contributo di Aida Partners, vuole fotografare e analizzare proprio questo modello, unico nel suo genere, evidenziando il valore che è in grado di creare.

L’impegno dell’Ateneo verso un modello di gestione sostenibile è testimoniato anche dalla recente adesione alla RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile), così come dalla nomina di un Delegato alle Politiche di Sostenibilità, dall’intenzione di costituire un team dedicato a tali aspetti, oltre che dalla volontà di programmare una serie di incontri formativi sui temi della sostenibilità aperti ai vari stakeholder.

La sostenibilità è un pilastro della nostra missione che è declinata verso l’analisi, lo studio e la ricerca del cibo, definito attraverso la trasformazione socioeconomica, l’ammodernamento culturale e la valorizzazione delle differenze di forme di vita e cultura – ha detto Andrea Pieroni nel corso della presentazione del report. “Il primo Rapporto di Sostenibilità rappresenta per noi un’occasione importante, sia per riflettere sulle azioni che abbiamo portato avanti nel corso degli anni, sia per migliorare il nostro profilo ambientale, sociale e culturale, ma soprattutto per immaginarci come diventare l’Università ‘di riferimento’ del green food nel mondo” – ha concluso il rettore dell’Ateneo.

Il documento di rendicontazione, infatti, è l’espressione della trasparenza con cui UNISG intende affrontare un percorso che rappresenta un viaggio verso una sostenibilità sempre più di sistema che necessita di informazioni complesse.

“Abbiamo agito su vari livelli, studiando a fondo l’identità dell’Ateneo” – ha spiegato Riccardo Taverna, Direttore Economia Civile & Sostenibilità di Aida Partners. “Siamo partiti dall’analisi dei processi per identificare degli indicatori di prestazione significativi per la gestione (KPI). Questo processo, che ha visto il coinvolgimento di gran parte dei portatori di interesse, si svilupperà sempre più ampiamente nel corso dei prossimi anni”.

Tutte le informazioni raccolte troveranno nel tempo gli strumenti opportuni per essere rendicontate portando, a partire dalla prossima edizione del 2020, alla definizione di un vero e proprio bilancio di sostenibilità che seguirà le linee guida riconosciute a livello internazionale.

Essere Pollenzo

Il report di sostenibilità dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo fornisce, forse per la prima volta, una visione complessiva dell’identità dell’Ateneo e delle figure chiave che lo rappresentano.

In tal senso, “Essere Pollenzo” viene interpretato come senso di appartenenza a un ambiente che rappresenta qualcosa di più di una semplice Università. Pollenzo è un modo di vivere, di capire, di studiare, di crescere, di relazionarsi con il paesaggio circostante, di respirare il profumo intenso del sentirsi parte di una comunità.

Le persone di UNISG rappresentano pertanto una chiave di lettura importante nella fruizione del documento e nella definizione dell’identità dell’Università.

Allo stesso modo, il report mira a trasferire ai lettori il grande senso di responsabilità, da parte di tutti coloro che contribuiscono al “Sistema Pollenzo”, nei confronti dei giovani che vengono accolti in Ateneo, che vengono accompagnati e preparati a diventare donne e uomini in grado di cogliere le sfide del futuro, comprendere e affrontare i grandi temi del cibo e dell’ambiente. Insomma, a rappresentare la classe dirigente del futuro.

Il documento offre poi uno spaccato puntuale sulla governance dell’Università, sugli organi che ne fanno parte, che ne sostengono le iniziative, e dell’insieme degli stakeholders che gravitano intorno alla realtà.

Vengono poi presentati i contenuti del piano strategico 2018-2020, realizzato per delineare le linee di sviluppo dell’Ateneo con un respiro triennale.
Il Piano, suddiviso in tre aree, è costituito da 35 obiettivi ripartiti tra Didattica (17 obiettivi)Ricerca (10 obiettivi) e Terza Missione (8 obiettivi).

2017-18 in sintesi

●       477 studenti, di cui 158 internazionali, provenienti da 46 paesi

●       51 borsisti (tra corsi di Laurea e Master), provenienti da 22 Paesi diversi

●       5.148 ore di docenza

●       97 viaggi didattici e uscite sul territorio, corrispondenti a 605 giorni di cui 53% all’estero

●       23.730 libri catalogati nella biblioteca didattica

Il tema della sostenibilità rappresenta il filo rosso che unisce i diversi insegnamenti impartiti nei corsi triennali, specialistici, di master e dottorato.

A corollario dell’azione culturale, UNISG porta avanti azioni concrete per fare della teoria una pratica quotidiana condivisa dalla comunità universitaria, in particolare sul fronte della sostenibilità ambientale:

– gestione dei rifiuti: le nuove politiche promuovono e valorizzano la raccolta differenziata attraverso una puntuale riorganizzazione degli spazi e l’implementazione di una nuova strategia di comunicazione rivolta all’intera comunità.

– riduzione della produzione di rifiuti: in particolare all’interno delle Tavole Accademiche. Il servizio di ristorazione è stato sviluppato nell’ottica della riduzione dello spreco alimentare, implementando e migliorando il servizio di prenotazione anticipata dei pranzi.

Inoltre, parte dell’approvvigionamento delle materie prime delle Tavole è prodotto all’interno del campus universitario, nell’Orto didattico, delineando una catena di produzione veramente a “km 0”.

– consumo di plastiche: l’Ateneo ha voluto rafforzare la sua attività rivolta alla riduzione del consumo di plastiche partendo dall’abbandono dell’utilizzo di stoviglie e posate monouso tranne che per gli eventi dove vengono utilizzate stoviglie biodegradabili e compostabili. Inoltre, sono poi stati installati nelle aree ristoro appositi distributori d’acqua gratuita creando una solida alternativa al consumo di acqua in bottiglia.

– mobilità sostenibile: UNISG favorisce l’uso di mezzi di trasporto pubblici supportando economicamente gli studenti nell’acquisto degli abbonamenti del servizio di mobilità locale e incentivando l’utilizzo delle biciclette.

Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs)

Il Rapporto di Sostenibilità ha permesso a UNISG di analizzare l’impatto del suo operato sugli SDGs, punto di riferimento e di ispirazione per molte analisi legate alla sostenibilità.
L’esercizio è stato molto importante per aumentare la consapevolezza di quanto gli SDGs fossero principi già presenti nell’atto fondativo dell’UNISG e nell’azione quotidiana del nostro operato.
È emerso che l’offerta didattica UNISG incide a 360° su tutti gli obiettivi individuati dall’ONU, così come lo stesso ruolo che gli studenti andranno a occupare nel mondo lavorativo.

In particolare, UNISG impatta soprattutto sui seguenti obiettivi:

–  SDG 4 (Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva), grazie anche all’importante ruolo della formazione continua erogata al proprio Network (aziende, associazioni, istituzioni ed enti): nel solo 2018 sono stati tenuti 58 corsi per un totale di 563 ore di didattica e 1.140 partecipanti, di cui il 74% ad aziende.

– SDG 10 (Ridurre le disuguaglianze): le politiche attuate dall’Ateneo per attrarre studenti di ogni nazionalità e per fare di Pollenzo un campus multiculturale aperto costituiscono, infatti, strumenti volti a una maggiore inclusione sociale. Il forte impegno dell’Università nel garantire e promuovere il diritto allo studio attraverso le borse di studio permette di impattare fortemente sul raggiungimento di questo obiettivo:

●        260 studenti beneficiari dal 2004,

●        8,9 Milioni di euro investiti dal 2004, di cui il 30% da aziende, privati, enti e fondazioni bancarie

●        10% della popolazione studentesca.

Il “sistema Pollenzo” trova una risposta nella condizione occupazionale dei laureati e diplomati Master dell’Ateneo nei 12 mesi successivi al conseguimento del titolo:

●        il 91,5 % è occupato in attività lavorative retribuite o di studio;

●        il 38,5% dei laureati e diplomati con un impiego lavorativo è occupato all’estero.

È proprio l’Internazionalità uno degli elementi distintivi dell’UNISG di Pollenzo:

●        2.515 studenti dal 2004 da 92 paesi del mondo

●        117 visiting professors (A.A, 2017-18) di cui 51 internazionali

●        collaborazione con 90 università in 38 paesi differenti

●        1.400 viaggi didattici, organizzati dal 2004 in 57 paesi del mondo, che hanno coinvolto oltre 12.300 contatti tra produttori, istituzioni, ristoratori, docenti, associazioni ecc

●        la rete Slow Food e di Terra Madre contribuisce a generare connessioni e ampliare gli scenari internazionali di UNISG

Altro elemento distintivo è un’offerta di didattica esperienziale unica:

●       I Viaggi Didattici hanno un ruolo fondamentale per far conoscere agli studenti territori, imprese, prodotti e filiere. Ad esempio i corsi Master dedicano fino al 30% del totale delle ore di didattica al viaggio, gli studenti della Triennale trascorrono oltre 90 giorni in tali attività;

●       Oltre ai viaggi gli studenti hanno l’opportunità di svolgere attività esperienziali in diversi altri contesti: field project con aziende, esercitazioni nel Laboratorio di analisi sensoriale, montaggio video con Laboratorio Cinema, costruzione di menu nel Pollenzo Food Lab e nelle Tavole Accademiche e attività agronomiche negli Orti dell’università

L’impatto dell’Ateneo e l’unicità dell’offerta che propone Pollenzo è resa disponibile e valorizzata ulteriormente dalla rete di Enti, Imprese e Privati che a vario titolo sostengono l’università:

●        372 sostenitori dalla costituzione dell’Associazione Amici UNISG

●        150 enti e imprese che attualmente collaborano e sostengono UNISG

●        finanziamenti: 60% da proventi dall’attività didattica | 32% dal sostegno di aziende, enti e fondazioni bancarie | 2% da MIUR | 6% altri contributi

Il dato relativo al MIUR evidenzia come UNISG, per svolgere la sua attività, sia supportato solo in minima parte dai finanziamenti del Ministero. Pertanto, la capacità dell’Ateneo di attrarre risorse da enti, imprese e sostenitori privati rappresenta un punto di forza della sua sostenibilità economico-finanziaria.

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