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Uniti per Alba prende posizione sulla crisi Egea

L'opposizione esprime grande preoccupazione per il destino del Gruppo

ALBA – La crisi di Egea ci preoccupa molto. L’azienda vanto di un territorio come il nostro si è incagliata in un vortice di debiti con i fornitori, debiti tributari, crediti da esigere che ne stanno minando la sopravvivenza. La recente crisi energetica ha acuito problemi economico-finanziari che si trascinavano già da prima. Per questo da tempo chiedevamo maggiore trasparenza necessaria quando un’ azienda gestisce i servizi essenziali di un territorio ( gas, teleriscaldamento, luce, rifiuti, etc..). Quando un’ azienda è partecipata da 103 comuni di cui la maggior parte sono di Langa e Roero, quando decine di imprenditori locali hanno investito ingenti risorse, si impone trasparenza nelle informazioni e coinvolgimento nelle scelte. Invece non è stato così.

 

L’audizione dell’avv. Rossetto e del dott. Meo avvenuta ieri in 3^ Commissione, convocata su richiesta dell’opposizione, ha finalmente fornito alcuni elementi, seppur parziali, sulla vicenda del gruppo Egea.
Da quanto emerso sono stati confermati, o comunque non smentiti, i dati recentemente pubblicati dagli organi di informazione. Risulta ormai evidente la necessità di una profonda e rapida riorganizzazione del gruppo mediante l’acquisizione di una quota, sembrerebbe di maggioranza, del capitale sociale da parte di A2A, grande operatore del settore.
È risaputo che anche altre realtà industriali di primaria importanza, a partire da IREN, hanno manifestato un interesse verso EGEA.
Come gruppi di opposizione in Consiglio comunale Uniti per Alba, esprimiamo forte preoccupazione per il destino del gruppo Egea, e tale preoccupazione aumenta considerando lo scarso coinvolgimento, se non addirittura l’assenza, del Comune di Alba in questo complesso e delicato processo.
Siamo rimasti allibiti nel leggere le dichiarazioni del Sindaco apparse questa mattina, caratterizzate da un incomprensibile attendismo fino ad affermare: “Non faccio commenti, non prendo certo posizione”. Se la prima affermazione è dovuta, alla luce della riservatezza che deve caratterizzare questa fase, risulta inammissibile la seconda che delinea un ruolo da spettatore per il Comune di Alba, principale socio pubblico del gruppo.
La nostra preoccupazione, come espresso ieri in Commissione, riguarda in primo luogo il futuro peso della parte pubblica, in primis il Comune di Alba, a seguito della riorganizzazione di Egea: anche da questo dipenderà il radicamento nel territorio di uno dei principali gruppi industriali della zona.
Altrettanta preoccupazione esprimiamo in merito alla salvaguardia dei livelli occupazionali: non vogliamo che le scelte circa la ristrutturazione del gruppo ricadano negativamente sui dipendenti.
Chiediamo che ogni possibile soluzione, comprese anche offerte di altri soggetti industriali, sia attentamente valutata al fine di garantire il miglior futuro per il gruppo Egea
Chiediamo che il Comune di Alba, unitamente agli altri soci pubblici, assuma un ruolo attivo in questo difficile percorso al fine di salvaguardare gli interessi della Città e del territorio. Al tempo stesso rivendichiamo quanto, come opposizione, abbiamo messo in campo e chiediamo il nostro pieno coinvolgimento nel processo.

Redazione Corriere

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