Unesco: la ricerca del tartufo sarà patrimonio immateriale 2021?

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Per fortuna è possibile anche parlare di altri argomenti, che ci possano distrarre un po’ dalla crisi sanitaria.

Arriva oggi la notizia relativa all’Unesco. Il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, al termine dell’esame finale delle candidature al Patrimonio Culturale Immateriale per il ciclo 2021, ha approvato a maggioranza, tre candidature da presentare al Segretariato Unesco entro il 31 marzo.

Tra queste ne figura una di grande interesse per il nostro territorio: “Cerca e cavatura del Tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali”, candidatura che valorizza un patrimonio che da secoli caratterizza la vita rurale di ampie porzioni del territorio italiano. La pratica riunisce conoscenze vaste, incentrate sulla profonda conoscenza dell’ambiente naturale e dell’ecosistema, ed enfatizza inoltre il rapporto tra uomo e animale, riunendo le abilità del tartufaio e quelle del suo cane. Si tratta di una tradizione secolare, tramandata attraverso storie, aneddoti, pratiche e proverbi che raccontano di un sapere che riunisce vita rurale, tutela del territorio e alta cucina.

Il Presidente Franco Bernabè nell’esprimere apprezzamento per il fattivo contributo dato dalle amministrazioni partecipanti alla CNIU alla definizione delle candidature ha sottolineato l’importanza che in questo difficile momento riveste la difesa e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale immateriale e ha espresso l’impegno della CNIU perchè il percorso avviato con questa decisione arrivi a compimento con successo.

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