Un successo la XV edizione della Summer School Cespec

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Ventotto studenti provenienti da tutta Italia, circa 15 docenti delle più importanti Università italiane ed europee con sede a Roma, Milano, Torino, Napoli, Friburgo, Berlino, Parini, Lione e altre ancora. Sono stati loro i protagonisti dei nove incontri tra seminari, workshop e dibattiti pubblici da “tutto esaurito” che hanno animato l’edizione 2022 della Summer School dal titolo “Abitare. Il corpo, l’ambiente, il cosmo” organizzata dal Cespec (Centro Studi del Pensiero contemporaneo); quattro giorni di seminari e incontri pubblici dedicati al rapporto tra corpo e ambiente, con particolare riferimento al dialogo interdisciplinare tra scienze naturali e scienze umane. La XV edizione del tradizionale appuntamento culturale, svoltasi a Cuneo dal 13 al 16 settembre scorso, si è inserita all’interno di un ciclo triennale di ricerca, “Il sapere dei corpi. Abitare se stessi, abitare il mondo”, che ha preso avvio lo scorso anno e che permette all’associazione di arricchire ulteriormente il proprio impegno culturale sul territorio. Dopo quella conclusa, il ciclo proporrà il prossimo anno un’ultima prospettiva sul corpo, sulla sua rilevanza nell’analisi delle dinamiche che attraversano lo spazio pubblico e delle sfide poste dalle nuove tecnologie e dall’attualità, ma non solo. Per rimanere aggiornati sulle attività del Cespec è possibile consultare il sito Internet www.cespec.it, o la pagina Facebook @cespecufficiale.

“L’edizione di quest’anno è stata dedicata al tema dell’Abitare – dichiara la presidente del Cespec, Angela Michelis -, ovvero al rapporto fra corpo e ambiente con particolare riferimento ai cambiamenti dovuti alla presenza sempre più incisiva della tecnologia e alle metamorfosi che ne conseguono, che non riguardano soltanto le conseguenze sul concetto e sulla realtà di ciò che chiamiamo natura, come ad esempio le crisi ecologiche, ma riguardano in modo profondo e rivoluzionario l’immagine stessa, l’eidos, del corpo e dell’essere umano. A fronte di ciò, le quattro giornate della Summer School sono state dedicate a pensare insieme, tramite contenuti pluridisciplinari, i possibili rapporti fra corpi, immagini, questioni di identità, veridicità, falsificazione e violenza anche nel mondo digitale e, dunque, nella comunicazione e nella politica. Lo sviluppo tecnologico-scientifico sta andando nella direzione di una dematerializzazione estrema – prosegue la presidente Michelis -: mantenere consapevolezza della precipua dimensione corporale di ogni essere vivente e, dunque, anche dell’essere umano significa mantenere/ricostruire ponti con il passato e progettare ponti nel futuro che ci permettano di gettare ancora il nostro sguardo umano in mondi vicini e lontani. Ringrazio in particolare il direttore scientifico della Summer Alessandro De Cesaris e il direttore amministrativo Gabriele Vissio, tutti coloro che hanno partecipato ai lavori seminariali, al workshop e alle due serate per il pubblico, gli istituti che ci hanno sostenuto, i relatori e coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento a vario titolo, perché ci hanno permesso di raggiungere con soddisfazione gli obiettivi prefissi. Ci auguriamo di crescere ancora costruendo comunità”.

La Summer School 2022 si è svolta con il supporto e la collaborazione del Collège des Bernardins, con il contributo della Fondazione CRC e con il patrocinio e/o la collaborazione di Città di Cuneo, Accademia di Belle Arti di Cuneo, Fondazione Casa Delfino Onlus, Istituto nazionale Ferruccio Parri, Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea in provincia di Cuneo, Alliance Française di Cuneo, Club per l’Unesco di Cuneo ODV, Lions Club di Cuneo, Centro Culturale Protestante, Studio Teologico Interdiocesano Fossano, Istituto Superiore di Scienze Religiose Fossano, Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione UniTo, Dipartimento di Giurisprudenza UniTo – corso di laurea in Scienze del diritto italiano ed europeo, Liceo Classico e Scientifico Statale “Pellico – Peano” e Librerie L’ippogrifo Cuneo.

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